Stella #24
"Il Quadro"

La curiosità di Stella è troppa, perciò va direttamente al museo a controllare di persona.

Riassunto

Stella ha al suo interno il demone mangia anime Exada. Per questo la ragazza appasionata di disegno, da un pò di tempo non riesce a evitare problemi di natura sopranaturale. Non solo, il demone Exada ha una sorella che in un primo momento ha mentito a Stella spacciandosi come sua sorella maggiore. In più dei cacciatori di demoni la stanno tenendo d'occhio in attesa del momento opportuno per attaccarla e sconfiggere il demone al suo interno. Se ciò non bastasse, c'e anche un'altra fazione che sta dando la caccia a Exada. ^^; Riguardo il disegno. Lei finisce la commissione è riceve un sostanzioso assegno, ma Imiko mette in pericolo sua sorella maggiore, fortunatamente però tutto si risolve con un fresco ghiacciolo. Il giorno dopo. Stella riesce a sfruttare i poteri del demone al suo interno. ^^; Intanto, il fantasma di Yoota si manifesta al fratello e quest'ultimo fa la mossa più stupida della sua vita. Tempo dopo gli zii ritornano a casa e decidono di traslocare in un'altra città. La ragazzina è costretta a seguirli e in questa città inizia a fare nuove amicizie. Ma prima, vediamo le vecchie amiche di Stella che le fanno una visita a sorpresa e con loro vanno al museo dove sembra che ci sia un quadro che la ritrae.e con le amiche vanno al museo dove sembra che ci sia un quadro che la ritrae.

Tempo lettura circa

Tempo dopo siamo all'interno della sala da pranzo, la sudetta sala e
piuttosto spoglia tranne un tavolo rettangolare di colore nero con sopra
varie pietanze e intorno al tavolo seduti su dei cuscini, ci sono sia le
amiche di Stella oltre a lei che gli zii. Lo zio di Stella e un'uomo sui
46 anni, alto 1,56, occhi verdi, capelli neri, indossa una camicia bianca
con pantaloni grigio chiari, ovviamente non indossa scarpe. Il resto della
stanza era spoglio senza neanche un televisione a far compagnia. Mentre
Stella stava parlottando con Sae, suo zio le chiese.
- Come sta andando quel lavoro ?
- Bene. - Inizio' lei, e continuo'. - Per fortuna ho ancora del tempo prima
della consegna.
- Lo spero per te nipotina. Non vorrei che il tuo capo ci inizia a tempestarci
di telefonate.
- Puoi stare tranquillo zio, non potra' mai succedere. E scritto chiaro e tondo,
non devono mettermi fretta.
- Ah, nipotina mia, non capisci ancora come gira il mondo ? - Domando' lo zio.
- Lasciala perdere caro, e ancora troppo giovane per capire certe cose, lasciala
divertire finche' ne ha di tempo. - Disse la zia, e Stella disse. - So benissimo che
dovrei finire al piu' presto il lavoro. Ma non e facile con lo studio e tutto il resto.
- Ti capisco nipotina mia, ma spero che riusciranno a capire anche quelli che
ti hanno affidata il lavoro. Non tutte le persone sono comprensive. - Disse pensieroso
lo zio.
- Lo so. - Inizio' lei e penso'. - " Per adesso solo Michiru e stato l'unico
veramente comprensivo. " - In quel momento si senti squillare il telefono, la zia
si alzo' e disse. - Chissa' chi puo' essere. Scusatemi. - E usci dalla stanza dalla
porta scorrevole a ovest.

Siamo all'interno della stanza d'ingresso della casa di Michiru, la stanza e in
questo modo, a sud c'e la porta d'ingresso con affianco sulla destra un piccolo
tavolino con sopra un telefono. A nord sta una libreria piena di libri e di
sopramobili e all'angolo nord-est sta un televisore a 25" con sotto un video
registratore spento. La stanza e divisa in altezza da un soppalco con
pavimento di legno. L'entrata del soppalco e una scala con gradini di legno
posta ad est. Il sudetto e un ragazzo sui 29 anni capelli lunghi neri, occhi neri.
Indossa una maglia con maniche corte blu, jean's marroni e scarpe da
ginnastica bianche con bordi laterali neri. Lui sta davanti al tavolino e tenne
nella mano sinistra la cornetta del telefono mentre penso'.
- " Chissa' la reazione che avra' quando le diro.. " - Poi sorrise e
continuo'. - Ma lo sapremo tra poco. - E dall'altro capo del telefono
si senti'. - \ Pronto, chi parla ? /
- Mi scusi signora, c'e' Stella ?
- \ Con chi parlo ? /
- Sono Michiru Otoshi. Posso cortesemente parlare con vostra nipote ?
- \ Ah, Michiru. Ma certamente, attendete che ve la passo. /

Siamo all'interno di un corridorio quasi vicino ad un incrocio a due vie che
formano un "+". E all'angolo sud-est dell'incrocio c'e un tavolino di legno
con sopra un telefono cordless, la zia prese la cornetta e segui' il corridoio a
sud e apri la porta alla sua sinistra che immetteva nella sala da pranzo. Quindi
senza entrare nella stanza disse.
- Ti vogliono al telefono Stella.
- Arrivo. - Rispose lei e dopo pochissimo usci dalla stanza e la zia le diete la
cornetta mentre Stella domando' a bassa voce. - Chi e ?
- Michiru. - Rispose la zia sorridendo, e rientro' nella stanza quindi Stella
ando' verso il tavolino e disse.

Siamo all'interno della stanza d'ingresso della casa di Michiru.
- \ Ciao' Michiru. Da molto che non ti sento. Di la verita'. Ti sei dimenticato
di me, sei un po' ingrato dopo tutti quei disegni. /
- Scusami Stella, ma ho avuto problemi di varia natura, editoriali per
di piu'. Ma non per questo che non ti penso. Ho ancora il ricordo di quei
disegni.
- \ Va bene ci credo. / - Inizio' lei e chiese. - \ Ma a cosa debbo questa
telefonata. Vuoi offrirmi un'altra comissione ? /
- Vorrei tanto vedere altre tue creazioni, ma sfortunatamente non e per
questo motivo che ti ho telefonata.
- \ Se non e per questo, ti dispiacerebbe dirmi il motivo reale ? /
- A dire la verita' c'entra sempre l'arte grafica. - Inizio' lui e chiese. - Come te
la cavi con i quadri ?
- \ Ametto che sono alle prime armi, ma ci sono delle tecniche che mi
stuzzicano. /
- Bene, perche' sei in un quadro.
- \ Cosaaa !!!! / - Inizio' lei piuttosto sorpesa. Poi domando'
ironicamente. - \ Se per caso ti riferisci che mi hai descritta in una tua storia,
mi piacerebbe leggerne la storia. /
- No, non e una mia invenzione. Un mio amico l'ha visto esposto nella
galleria d'arte Tari.
- \ Non si chiama Tari si chiama Taniri. / - Coresse lei e continuo'
dicendo. - \ Non e' che mi stai prendendo in giro ? Perche' se e uno
scherzo.... /
- Stai tranquilla Stella, non e uno scherzo. - Inizio' lui e per tutelarsi
continuo'. - E se fosse uno scherzo, ti daro' l'indirizzo del mio amico in modo
da poterti vendicare. Io non c'entro niente eh.
- \ Daccordo. Per fortuna che le gallere d'arte sono aperte anche nei giorni
festivi. / - Rispose lei e disse. - \ Sta tanquillo Michi-san, controllero' di
persona hai la mia parola. / - Poi disse cambiando argomento. - \ Come va
con le tue storie ? /
- Male male. L'editore ha alcune perplessita' nel riguardo dell'ultima storia. E tu con
quel fumetto ? Sei riuscita a completarlo ?
- \ Come fai a sapere del fumetto ? / - Chiese sorpresa Stella.
- Ti sei dimenticata che e stato grazie alla mia pubblicita', che hai avuto
quella commissione ?
- \ Gia' che stupida. / - Rispose Stella, e continuo'. - \ Pero' non e giusto, io
non so niente di te e invece tu. /
- Ti capisco, so come ti puoi sentire in questo momento, ci sono passato
anch'io. Va be, questa sera ti spedisco un'e-mail.
- \ Ricorda voglio sapere tutto. E scrivimi anche l'indirizzo di quello stupido
se intuisco che e uno scherzo. /
- Ok. Ti spediro' l'e-mail all'indirizzo Star@intraservice.jp.com
- \ No, fermo. Quello e il mio vecchio' indirizzo di posta. Trascrivi quello
nuovo. /
- Aspetta che cerco carta e penna. - Rispose Michiru quindi lascio' la cornetta
e sali le scale per il soppalco, e qui cerco' il materiale, che trovo' al secondo tiretto
al centro della lunga scrivania. Dopo di che ridiscese prese la cornetta e
disse. - Ok, sono pronto. Detta.
- \ L'indirizzo nuovo e: Stella@Alba.com /
- Tutto qui ? E piu' semplice rispetto al vecchio indirizzo. - Disse sorpreso Michiru.
- \ Si, sara uno scherzo per te ricordartela. /
- Come se non mi ricordavo quella vecchia. - Rispose Michiru un po' offeso, e
Stella disse. - \ Scusami. Ora che mi hai fatto ricordare !! Hihihi lo sai che sono
riuscira a fare quello scherzo che mi hai ragalato ? /
- Quella stupidagine dell'occhio ? E come hai fatto senza farti notare ?
- \ Semplice, con una scusa mi sono allontanata e siccome ero sicura che non
mi seguivano, ho preso l'occhio e lo montato dietro la nuca quindi ho messo il
telecomando nella mia borsetta e il resto e venuto da se grazie ad una piccola
bugia. /
- Ahahahaha, chissa' come si saranno spaventate le tue amiche.
- \ Si e piu' spaventata quella che ha cercato nei capelli che le altre. / - E venendo
chiamata continuo'. - \ Non so se senti, ma e richiesta la mia presenza altrove. /
- Daccordo Stella. Ti spediro' al piu presto l'e-mail, e divertitevi oggi alla galleria.
- \ Lo faremo certamente. / - Rispose lei che chiuse la comunicazione cosa che fece
anche Michiru.

E Stella mentre ando' verso l'ingresso della stanza penso'.
- " Anche perche' vorrei sapere quando l'autore e riuscito ad immortalarmi. " - Quindi
apri' la porta e entro' nella sala da pranzo.

Nella sala da pranzo Sae domando', mentre Stella si rimise a sedere.
- Allora, come' questo nuovo fidanzato ?
- Quale nuovo fidanzato ? - Chiese un po' sorpresa Stella.
- Su non nascondercelo. - Inizio' Ani. E continuo' Izumi guardandola
furbescamente. - Altrimenti riusciremo a scorpirlo.
- Se vi riferite alla telefonata, potete stare stranquille. Era' Michiru. - Rispose lei
e le sue amiche si guardarono e Izumi disse. - Se lo dici tu... Ti crediamo.
- Non credo che voi mi credete. - Disse con sguardo un po' abbassato
Stella, e Sae disse ridendo a bassa voce. - Ci conosci cosi bene.
- E ovvio !! - Rispose lei un po' stizzita, poi scosse la testa e
domando'. - Vi piaciono i quadri ?
- Certamente, perche ? - Chiese Izumi un po' sorpresa da quella domanda.
- Parlando di quadri.. - Inizio' un po' pensierosa Sae, e chiese ad Ani. - Se non
mi sbaglio, oltre all'inaugurazione di quel centro, si svolge anche un'altro evento
importante. Ti ricordi qualcosa a riguardo Ani ?
- Fammi pensare... - Inizio' Ani e Stella disse. - Prima dell'inaugurazione, dobbiamo
andare alla galleria d'arte Taniri.
- Per quale motivo ? - Chiese Izumi.
- Sembra che il pittore mi abbia preso come soggetto a mia insaputa.
- Su non scherzare Stella. Impossibile. - Disse stupita Ani.
- E cio' che dovro' verificare. Oggi pomeriggio andro' a questa galleria. Se
vorrete farmi compagnia.
- Ci mancherebbe altro. - Rispose sorpresa Sae. E cosi il gruppo decise di andar
a far visita alla galleria d'arte.

Nel tardo pomeriggio, verso le 18:32. Il gruppo composto da Stella e le sue
amiche erano nei pressi dell'entrata della galleria. La galleria si trova in una
via non molto frequentata da auto, ma da passanti. In effetti dall'entrata della
galleria partiva una coda lunga un paio di metri. La galleria e al primo
piano di un vecchio edificio piuttosto antico. L'entrata e formata da un grande
portone con ante di legno spesso e un tetto lungo quando l'intero portone. Dopo
aver superato il portone ci si immette in una stanza grande e spaziosa senza
muri divisori, in cui sui lati tranne il lato d'ingresso ci sono appesi vari quadri
mentre i visitatori che avevano gia' visto i quadri di quella stanza, potevano
proseguire la visita tramite una via all'angolo nord-ovest. Al centro del soffitto
c'e un lampadario a cinque braccia, che innonda di luce l'intera stanza, mentre
il pavimento e di mattoni di colore arancione. I quadri erano di vario tipo ma per
di piu' rappresentano persone od oggetti. Ad esempio uno dei quadri che era
appeso al lato est rappresenta l'interno di un parco, con in primo piano una
panchina in cui al centro e seduta una ragazza, capelli castani con sulla spalla
sinistra una treccia. In testa indossa una frontiera rosa. Indossa una maglia verde
chiaro con al centro una stella gialla con occhi e bocca sorridente, gonna lunga
alla marinara verde chiaro, e scarpe con tacco basso nere. La ragazza tiene la
testa abbassata, e i capelli le coprivano gli occhi. Le mani erano cangiunte in
preghiera, e dalle guance scendevano delle lacrime. Il titolo del quadro
e. " Angelo Triste. " La cornice del quadro e formato da delle incisioni a
forma di onde sul legno di colore marrone chiaro. Oppure due dei quadri appesi
sul lato nord in cui il primo rappresenta un vaso di fiori di colore bianco con
all'interno dei fiori rossi, gialli, e bianchi. Sotto il vaso sta un tavolino rotondo
di legno, alla base del vaso sta un fiore rosa e lo stelo e coperto da petali di
vario colore. La cornice del quadro e bianca con al centro nella parte superiore
sta il titolo del quadro. "L'addio." Oppure l'altro quadro un po' strano per
certi versi, che e' diviso a meta' diagonalmente, in cui a sinistra rappresenta
un tavolo con al centro un vassoio con della frutta varia, mentre a destra
c'e rappresentato lo spazio con le stelle e vari asteroidi, in cui in mezzo
stanno passando cinque comete. La cornice e di colore bianco, con al
centro nella parte inferiore sta il titolo. "L'essenza delle cose." Questi quadri
sono solo alcuni della mostra nella galleria. E sono visti da un po' di
visitatori. Una ragazza sui 26 anni, capelli lunghi neri, occhi verdini, altezza
1,72 con un po' di lentigini sul viso, e indossa dei occhiali da riposo. Oltre
ad una maglia con maniche corte marrone chiaro, blu jean's, scarpe con tacco
neri. A tracollo porta una borsetta di colore verdino e al polso un'orologio
con la cinta di cuoio. Anche dei orecchini formati da piccoli brillanti. Lei sta
osservando svogliatamente i vari quadri. Ma d'un tratto si fermo' davanti al
quadro con il titolo Angelo Triste, anche se lo sta osservando da dietro al
piccolo gruppo di visitatori, e sorrise malinconicamente. Pero' la malinconia
le prese il sopravvento e le usci una lacrima all'occhio destro, lei apri' la
borsetta tirando fuori un fazzoletto e sollevando gli occhiali si asciugo' la
lacrima mentre penso'.
- " Quanti ricordi. " - E rimettendo il fazzoletto nella borsetta
continuo'. - " Non pensiamoci piu'. " - E sorrise mentre penso'. - " Andiamo
ad ammirare quel quadro. " - E rise sotto i baffi mentre lascio' quella
stanza seguendo la via a nord-ovest. Nello stesso momento in cui la
ragazza spari dall'angolo ovest, entro' finalmente il gruppo di Stella, e
osservando con meraviglia i quadri dissero'.
- E quanti sono ?
- Pero' e piuttoso prolifico il pittore. - Disse stupita Stella, e inizio' insieme alle
amiche la visita' della galleria. Quando Sae disse sorpresa. - Guarda quel
quadro. - E il gruppo' ando' con Sae verso il lato ovest, e al centro del lato
c'e appeso un quadro che rappresenta tre soggetti in tre posti diversi tutti
uniti da una notte stellata. Il primo soggetto e visto di spalle ed sembra un
animale che assomiglia ad un enorme gatto di pelo bianco. Il gatto e in piedi
su due zampe e le altre due zampe li usa come mani, grazie ad una coppia
di protesi. Il soggetto centrale rappresenta una ragazza vista di profilo e anche
da lontano con capelli lunghi verde scuro. Indossa una maglia con maniche
lunghe blu scuro, gonna lunga fino al ginocchio dello stesso colore e scarpe
con tacco nere. Lei osserva con interesse il quadrante illuminato di un'orologio.
L'ultimo soggetto e visto da lontano e rappresenta una bambina vista di spalle,
che sta passeggiando nei pressi di un parco, ma mentre cammina osserva il
cielo stellato. La bambina indossa una maglia con maniche lunghe blu, gonna
lunga nera, stivaletti bianchi. Sulla testa indossa una fascia. Il titolo del quadro
che e all'interno di una cornice di legno scuro e: " Gli Scherzi Del Destino " Sae
osservo' il terzo soggetto e disse un po' dubbiosa.
- Mi sbagliero' Stella, pero' sembra che questa bambina ti assomigli.
- Non puo' essere Sae. - Rispose lei che osservo' il quadro poi disse. - Quei
vestiti non sono intendificativi. Poteva indossarli qualsiasi altra bambina, non
solo io.
- E possibile, ma come spieghi quella fascia ? - Chiese Izumi osservando
il quadro.
- Anche tu Izumi, mi ricordo che da piccola ti piaceva indossare una
frontiera. Quindi non vedo perche' quella bambina dovrei essere proprio io.
- Anche questo e vero. - Rispose lei un po' pensierosa e Stella
disse. - Vogliamo andare a trovare il quadro incriminato ?
- Si, cosi non perderemo l'inaugurazione. - Disse ansiosa Ani.
- Allora cerchiamolo. - Rispose Stella e il gruppo se ne ando' da quella sala
osservando con superficialita' i restanti quadri.

Siamo all'interno di una stanza rettangolare un po' strana, tipo una piccola via.
In effetti al centro della stanza si potevano ammirare alcune macchine di cartone,
poste in modo che simulasse del traffico. Invece i visitatori non si fermavano ad
ammirare i soli due quadri che stanno nella stanza messi uno a sinistra e l'altro
a destra posizionati ovviamente uno di fronte all'altro. Bensi' camminavano avanti
e indietro, mentre camminavano osservavano i due quadri. Il bello e che alcune
coppie di visitatori potevano indicare un particolare del quadro di destra e poi
osservare il quadro di sinistra e infine sussurare. " Che bel tramonto. " I due quadri
in questione rappresentano i due lati di un ponte. Nel quadro di sinistra si puo'
ammirare la parte est di un ponte di pietra ad arco, con all'estremita' verso ovest
dei pezzi di strada, l'orizzonte e composto da un tramonto, al lato sinistra e
destra stanno delle piccole stradine e in lontananza delle case, mentre in basso
a sinistra e a destra stanno delle discese coperte da erba e al centro sta un fiume
con acque calme, in lontananza sulla destra del cielo si vedono tre uccelli che
volano verso sinistra. Sul ponte a figura intera stavano 5 persone di cui due
ragazzi, entrambi camminavano verso sinistra, uno sui 18 e l'altro sui 20 anni,
quello sui 18 anni indossa una maglia bianca, pantaloni neri, scarpe nere. Ha
capelli neri. E guarda verso il tramonto e sta vicino all'estremita' sinistra del ponte.
Mentre il secondo ragazzo, sta un po' alla destra quasi al centro del quadro, e
indossa un giaccone marrone scuro molto lungo, blu jean's, e scarpe marrone
chiaro senza lacci. Ha capelli marroni e guarda per terra. Al centro del ponte
stanno due ragazze e al centro tra le due c'e una bambina. La ragazza di sinistra
ha sui 17 anni, capelli lunghi fino alla vita lisci biondi, occhi verdi. Lei indossa
una maglia con maniche corte bianca, gonna un po' lunga verde, scarpe con
tacco basso verdi, e osserva la bambina. Quella di destra e una coetanea, occhi
marrone chiaro, capelli lunghi fino a meta schiena neri. Lei indossa una camicia
bianca con giacca fine rossa, gonna lunga verde chiaro, con alla vita una cintura
bianca. Scarpe con tacco arancione chiaro, e aveva a tracollo una borsetta celeste.
Un po' sotto alla borsetta sta la scritta in piccolo "K.K." La sudetta ha il braccio
destro alzato, e con la mano sta indicando verso alcune ragazze dall'altra parte
del ponte di venire. La bambina aveva sui 10 anni, capelli corti neri con una
piccola coda di cavallo sul lato destro, formato da un nastro fine celeste in cui
alle estremita' stanno delle palline rosa. Lei indossa una maglia con maniche corte
rosa, con alla schiena il disegno di un drago cinese celeste, gonna un po' lunga
alla marinara bianca e celeste, scarpe con tacco basso nere. La sudetta e vista
di spalle e sta indicando il tramonto. E sul sole rossiccio si intravedeva in
trasparenza il volto di una ragazza con capelli lunghi viola e occhi violetto. La
cornice del quadro e marrone chiaro e in basso al centro sta il titolo. " 2° Nuovo
Millenio: Futuro. " Invece il quadro a ovest rappresenta l'altro lato del ponte
con alle due estremita' dei pezzi di strada, mentre all'orizzonte sta un cielo
celeste con poche nuvole, hai lati sinistra e destra stanno delle piccole stradine
con delle auto, e delle piccole case in lontananza, mentre in basso a sinistra e
a destra stanno delle discese coperte da erba, e al centro sta un fiume con
acque calme, mentre in lontananza sulla riva sinistra del fiume si vede un
bambino che indossa un cappello bianco, e maglia con maniche corte celeste
e pantaloni corti blu, e aveva lasciato in acqua una barca di carta che andava
verso il ponte. Sul ponte stanno 6 persone di cui una coppia formata da un
ragazzo e una ragazza che stanno vicino l'estremita destra del ponte. Il ragazzo
sui 22 anni, capelli neri, occhi celesti, e indossa una maglia con maniche corte
blu, pantaloni celesti, scarpe con tacco basso nere. La ragazza ha 18 anni, capelli
lunghi neri, occhi verde chiaro. E indossa una maglia con maniche corte nera,
gonna lunga rosa, scarpe con tacco medio blu chiaro. Mentre quasi all'estremita'
sinistra si vedeva un ragazzo sui 20 anni, capelli corti castani, occhi neri. E
indossa una maglia con maniche corte bianca, pantaloni da ginnastica blu, con
sulla lunghezza del pantalone un disegno di una spada con la punta verso il basso
e sull'elsa a forma di "T" rovesciata sta un piccolo drago cinese. Scarpe da
ginnastica con lacci bianche. Mentre sulla lunghezza della spada sta in piccolo
la scritta "K.K." Il ragazzo osserva con nostalgia la coppia. Al centro del ponte,
stanno tre ragazze. La prima a destra ha sui 17 anni, occhi viola, capelli lunghi
fino alle spalle celesti. La sudetta indossa una maglia con maniche corte
celestina con al centro sta la scritta d'orata "MELODY" con intorno alla scritta
alcune note d'orate. E un po sotto in corsivo la scritta in rosa "Girl". Pantaloni
celesti, e scarpe con tacco basso bianche. La sudetta sta guardando frontalmente
e si indicava un po' sorpresa. La seconda ragazza a sinistra poteva avere sui
15 anni, occhi rossi, e capelli ondulati lunghi un po sotto la spalla rossi. Lei tiene i
gomiti poggiati sul muretto del ponte e guardava interessata il ragazzo, mentre
aveva le gambe incrociate. E indossa una maglia rossa, con al centro una sfera
bianca con quadrati rosso chiaro. Mini-gonna alla marinara bianca, scarpe con
tacco basso bianche. La ragazza del centro si vedeva di spalle, perche' tiene la
testa un po' abbassata a fissare il fiume. Lei poteva avere sui 16 anni, capelli corti
blu. E indossa una maglia con maniche corte arancione, gonna un po' lunga a
quadretti blu, scarpe con tacco celesti. Il sudetto quadro ha una cornice marrone
scuro e in basso al centro sta il titolo. " 1° Nuovo Millennio: Passato. " In fondo alla
via, c'e un bivio a sinistra e a destra che collega altre stanze. Per illuminare uno dei
quadri nella sua lunghezza c'e bisogno di 3 lampade. Il soffitto non aveva nessun
lampadario, bastano le sei lampade. Il pavimento e simile al pavimento della stanza
grande. Insieme hai visitatori che passeggiavano c'e anche la ragazza con gli
occhiali, che pero' anziche' passeggiare, era ferma in mezzo alle auto di cartone
e osserva con sguardo malinconico entrambi i quadri mentre penso'.
- " Che bei tempi. " - E sospiro', poi si avvicino' al quadro ad est e osservando
il tramonto penso'. - " Che tristezza. " - E cammino' lentamente mentre osserva il
quadro, e un paio di visitatori dovettero' scansarsela. Poi alla fine del quadro giro'
lo sguardo alla sua destra e osservando da lontano l'altro quadro disse a bassa
voce. - E una bella sensazione. - E sorrise lievemente mentre disse. - Andiamo
a vedere il quadro piu nuovo. - Quindi svolto' a sinistra del bivio.

Qualche secondo dopo, arrivo' il gruppo di Stella e tutte osservarono meravigliate
la stanza, e Sae osservando il quadro a sinistra disse.
- Quante' grande. - Izumi ando' verso il quadro di destra e dopo si volto'
e disse mentre osservo' l'altro quadro. - Osservate. Quella ragazza a destra
della bambina, sta chiamando questa. - Indicando infine la ragazza con la
maglia in cui c'e scritto. "Melody Girl" E Ani, disse un po' sorpresa. - E vero,
sembra quasi che i due quadri siano collegati.
- Sono collegati Ani. - Rispose Stella ammirando entrambi i quadri rimanendo
in mezzo alle sagome di cartone, e Sae disse sorpresa. - Non possiamo dire
che manchi di originalita'.
- Per me' non sembra cosi originale. - Inizio' Stella osservando i quadri, e continuo'
mentre cammino' verso il bivio a nord. - E solamente un quadro diviso in due,
ma sempre un quadro. - E penso' mentre osserva i quadri. - " Che strana
sensazione, sembra quasi che stia camminando in mezzo al ponte. " - Poi ando'
verso il quadro a destra e osservando il bambino che aveva lasciato la barchetta,
disse un po' delusa. - Che peccato, sarebbe stato meglio che quella barchetta si
poteva vedere nell'altro quadro, cosi che avesse piu' punti in comune. - E
sospirando continuo'. - Pazienza, tutti possono sbagliare. - Poi si avvicino' al
quadro a sinistra e disse a bassa voce ad Sae. - Se qui ci fosse la barchetta,
poteva mandare il messaggio che la vita e un fiume.
- Puo' darsi. - Rispose Sae riflettendoci sopra. Stella continuo'. - La vita parte
dal passato e dall'infanzia inquadrato dal bambino che lascia la barchetta, e si
incammina verso il futuro o il domani grazie a quel sole che sta ad indicare che
il presente sta tramontando verso il futuro.
- L'idea del pittore e buona. - Inizio' Sae osservando sotto un'altra luce il quadro
e continuo'. - Peccato che abbia trascurato alcuni particolari.
- Condivido in pieno Sae. - Disse Stella, che si incammino' verso il bivio e
disse. - Per quanto volete ammirare questi quadri ?
- Arriviamo. - Dissero' le amiche e tutte la seguirono.

Ci troviamo all'interno di una piccola stanza quadrata, la stanza e composta
da tre muri spogli mentre il muro del lato est c'e l'ingresso/uscita. Al centro del
soffitto c'e un lampadario a otto braccia che illumina il luogo a giorno. Mentre il
pavimento e lo stesso delle altre stanze. Al centro della stanza c'e un cavalletto
con sopra un quadro, il tutto all'interno di una teca di vetro. Il quadro rappresenta
una ragazzina con capelli azzurri, occhi blu. Indossa una maglia bianca con un
taschino con disegnato su di esso una stella dorata. Poi sulla fronte tiene una
fascia elastica arancione e sopra la fascia c'e disegnata una tennista che indossa
la divisa tennistica bianca, con scarpe da ginnastica. Ha capelli lunghi castani, ma
con una coda di cavallo. La tennista e in versione super-deformer, e aveva
respinto una palla da tennis. La sudetta palla, era di dimensioni uguali della tennista.
Il sorriso scemo della palla, veniva dal fatto che la palla aveva gli occhi e la bocca.
La ragazzina, oltre la maglia indossa anche una minigonna alla marinara rosa, con
il bordo inferiore bianco. Ha anche calze bianche e scarpe nere senza tacco. La
ragazzina e disegnata in piedi e guarda in avanti. Lo sfondo era di colore blu
notte, con alcune stelle che comparivano sul tutto il quadro. Mentre all'angolo
inferiore destro c'e la firma "K.K" Intorno al quadro ci sono molti curiosi, mentre
la ragazza con gli occhiali e poggiata di schiena vicino al muro ad ovest, e
osserva con superficialita' i vari visitatori che osservano e commentano il quadro.
Poi lei osservo' l'entrata e penso'.
- " Chissa' in quanti ancora ammireranno il mio ultimo lavoro. " - In quel momento
dall'entrata vennero Stella, Ani, Sae e Izumi, le ragazze osservarono il posto
e Izumi disse un po' sorpresa. - Siamo arrivate al capolinea.
- Se non c'e in questa stanza. - Inizio' un po' arrabbiata Stella. - Vuol dire che
l'amico di Michiru mi ha preso in giro, e non se la passera' liscia. - Quindi il
gruppo ando' verso l'unico quadro, ma non riuscendo a osservarlo' aspettarono
che alcuni visitatori se ne andassero', mentre la ragazza con gli occhiali osservo'
con curiosita' il gruppetto appena entrato. Le ragazze in attesa che diminuiva
la gente parlottavano tra loro trovandosi un piccolo posto appartato quasi
all'angolo nord-ovest. La ragazza con gli occhiali rimase un po' sorpresa da
quella mossa e penso'.
- " Amicizie, da quanto che non mi sentivo pronunciare questa parola. "

Passarono solo una decina di minuti che per loro era un niente, avevano
troppe cose da dirsi, e in molti argomenti c'entrava l'altra meta' del cielo. Dopo
che molti dei visitatori abbandonarono la stanza, il grupetto ando' a visitare il
quadro e Stella rimase impietrita nel vedersi allo specchio. E non era l'unica
a parte Sae, che quel quadro non le diceva niente. Mentre la ragazza con gli
occhiali osservando quella reazione si incuriosi' e ando' verso i visitatori.

Fu Sae che con uno scappello e martello ruppe la statua di Stella, e da dentro
si vide lei che si sveglio' mentre disse.
- Cose' successo.
- Sei rimasta di sasso. - E utilizzo' gli attrezzi per liberare le altre amiche. Stella
osservando il quadro disse. - Aveva ragione il suo amico. Quella sono io.
- Si, quella fascia e inconfondibile. - Rispose Ani, e guardandola
continuo'. - Grazie a quella fascia ti chiamavamo la tennista, finche' un giorno
te la sei tolta.
- Chissa' perche' me la sono tolta. - Inizio' Stella tentato di ricordarsi, e Izumi
disse. - E avevi sulla fronte quella voglia... - Disse infine indicando la fronte
di Stella. E lei penso'. - " Quella voglia... " - Izumi osservando la fronte
dell'amica disse stupita. - Ragazze, guardate !!
- " !? " - Pensarono Sae e Ani, e quest'ultima domando'. - Cosa dobbiamo
guardare ?
- La voglia di Stella. - Disse Izumi e le amiche osservarono la fronte di Stella e
rimasero' stupite' e infine Ani chiese. - Ti sei mai soffermata allo specchio Stella ?
- No. - Inizio' sorpresa lei, e continuo' un po' allarmata. - Perche'. C'e qualcosa
che non va alla mia voglia ?
- A meno che tu non le hai dato il permesso. - Disse Sae, e Izumi disse
con gravita'. - Stella, la tua voglia e scomparsa !!
- Su, non scherzate amiche. Non e possibile che scompaia
una voglia. - Rispose sorridendo Stella, e Ani disse. - Se non ci credi,
guardati allo specchio. - E lei un po' scocciata credendo ad uno scherzo.
Prese dalla borsetta un'astuccio rettangolare nero e l'apri'. All'interno
dell'astuccio sulla base ci sono alcuni colori in polvere e un piccolo pennello
al fianco sinistro dei colori e uno specchio posto sul lato aperto. Lei si osservo'
e rimase stupita' ma non piu' di tanto nel vedere che la fronte non aveva
nessuna voglia a forma di stella. Era letteralmente scomparsa.

Nel prossimo episodio

Come si comporterà Stella riguardo la scomparsa della voglia ?

Note