Karin #27
"Il Suo Obiettivo"

Per la troppa solitudine, Karin decide di dialogare con se stessa.

Riassunto

L'avventura di Karin riparte da Fukui grazie all'incontro con Hai Kumano che la coinvolse in varie vicissitudini, fino a sconfiggere un piccola banda locale di 21 membri e completare con successo la missione da parte di alcune ombre che l'aiutarono anche a non morire. Dopo di che, lei decise anche grazie ad una sua stupidagine di visitare per un periodo piu o meno lungo, il sistema carcerario del pianeta. La sera stessa del suo arrivo, dopo aver stupito il direttore con il suo prelievo del sangue ebbe la visita di tre detenuti che furono uccisi da lei infrangendo la promessa che aveva fatto a Franchie. E lei confesso' davanti al direttore di averli uccisi e Yuni rimase stupita nel sentire quelle parole. Il direttore credette ad un'allucinazione di Karin e lei ritorno' nella sua cella chiamando Fu Nakomi...Piu' tardi quel giorno ebbe la visita' di Franchie che le diete i due artigli con la raccomandazione di guardarsi alle spalle.

Tempo lettura circa

- PROLOGO -

Era passata una settimana dalle ultime cose che erano successe nel volume precendente. In questa settimana, gli scenziati del laboratorio della scentifica. Hanno scoperto che quella montagna di cenere era di origine umana. Quindi Karin fu condannata all'ergastolo per l'uccisione dei detenuti, ed la sua cella e nei sotteranei. Ma successe anche che l'amico dei tre detenuti morti. Sentento che li aveva uccisi Karin. Meditava la vendetta, e si era unito con la detenuta Oyinu che come sapete c'e l'aveva a morte con Karin. Mentre le 21 astronavi, avevano percorso molta piu strada del normale, tante' che erano in vantaggio di un Gio e mezzo. Mancavano solo 2 Gio all'entrata nell'orbita terrestre. Karin
invece quando seppe della nuova condanna, non batte' ciglio. E non disse una parola quando la portarono nella nuova cella d'isolamento. Ma ora dentro questa nuova cella, veniva solo Fu Nakomi. E aveva solo il compito di portarle da mangiare, in piu il mangiare venne passato da una porticina rettangolare, alla base della porta. E di Nakomi si sentiva solo la voce. In questa nuova situazione inizia questo volume. [ Spero che vi piacera'. Anche se non so cosa scrivere. Mi verra in mente quando iniziero a scrivere. NDR. ]

- Spero che sia meglio del volume precedente. - Disse Karin.

- [ Lo sai Karin ? NDR. ]

- Cosa ?

- [ Lo spero anch'io. NDR. ]

KARIN 27 - IL SUO OBIETTIVO

Sono le 10:30 am del lunedi. E Karin inizia questa settimana come al solito. Cioe' si alza dal letto e cerco' a tentoni il pulsante della luce. La cella in cui l'avevano schiaffata era peggio di quella di prima. Aveva solo il letto, che in verita' era solo una branda senza coperte. E un tavolo al centro della stanzetta, senza sedia. E proprio sopra c'e una lampadina. Mentre non aveva nessuna finestrella, l'aria veniva dalla porticina da cui passavano il pranzo. A Karin gli avevano dato un cappello a strisce, con di fronte lo stesso numero che aveva sul petto. In piu al piede destro aveva una catena, che all'estremita' aveva una grossa palla di ferro. Come ogni giorno Karin non sapeva cosa fare, perche' non ci pensava affatto a evadere. Anche se era consapevole, che poteva farlo benissimo con i suoi poteri. Quindi per prima cosa, si teletrasporto' fuori in una zona che era alle spalle del carcere. E dopo aver preso una boccata d'aria, rientro dentro sempre teletrasportandosi. E poi si sedette sul letto, e subito dopo prese la frontiera e si tolse il cappello e se la mise. E solo ora disse.

- La frontiera lo usata abbastanza, e mi sono trasformata in tutte le cose che mi sono venute in mente. - Poi se la tolse e pensò. - " Allora perche lo indossata ? " - Quindi la poggio' sul tavolo e si stette seduta sul letto.

Alle 11:10 Nakomi, attraverso' il corridoio della sezione femminile, e poi prese la porta opposta da quella in cui prima stava Karin. Questa porta faceva vedere delle scale, e lei li scese. Fu portava la colazione, e per aprire la porta a dovuto usare le chiavi. Appena scese tutte le scale, c'era un corridoio lungo e quasi totalmente buio. Arrivo' alla fine del corridoio e sulla sinistra c'e un'unica porta. E mise sotto la porta la colazione, e disse.

- Karin, la colazione.

- Grazie Nakomi. - Disse Karin, e quest'ultima se ne ando'. E Karin prese la colazione e mangiò.

Dopo 10 minuti fini' la colazione e la mise sulla porticina rettangolare. E poi si sedette sul letto e pensò mentre fece uscire un'artiglio nero dalla mano sinistra e lo guardo'. - " Ho gli artigli che mi ha ridato Franchie. " - Poi fece uscire una fiammella sulla mano destra e continuo' a pensare. - " Ho il potere del fuoco. " - Poi prese e indosso la frontiera, e si trasformo nel direttore. - " Ho la possibilita di andarmene da qui. Mi basta teletrasportami vicino alla porta del direttore, e nessuno crederebbe che in verita' sono io. " - Per ritornare normale, Karin disse. - Devo ritornare me stessa. - E mentre la frontiera si illuminava con i colori dell'arcobaleno, lasciando spenti i disegni del gatto e della fiamma. Karin che in quel momento era il direttore, fu avvolta da un arcobaleno tante' che fu coperta totalmente. E quando spari, c'era solo Karin. Poi disse. - Visto che Nakomi, non verra' tra non piu di mezz'ora. Mi converrebbe avere qualcuno con cui potrei parlare. - E chiuse gli occhi e disse. - Fai apparire la copia di Karin. - E dalla frontiera parti' un raggio con i colori dell'arcobaleno, e i colori colpirono il pavimento e dopo giro su se stessa creando un piccolo vortice, e all'interno si formo un'immagine e quando fu totale. Il vortice esplose facendo vedere delle stelle che cadevano a terra, e in quel momento l'immagine era pronta. Tante che quest'ultima disse.

- Buongiorno Karin.

- Anche a te. - E iniziarono a parlare e la discussione fu particolarmente prolissa. Tante' che quando Nakomi venne a ritirare il vassoio, l'originale Karin fece cenno alla copia di starsi zitta. E quest'ultima obbedì. Nakomi non sentento Karin disse.

- Karin cosa stai facendo ?

- Io ? Niente, perche ? - Disse Karin.

- Credevo che eri riuscita a fuggire. - Disse Fu.

- E come posso fare ?

- Su questo hai ragione. - Disse Fu e continuò. - Con quello che avevo visto. Non mi soprenderebbe se riuscissi a fuggire.

- Grazie della fiducia. - Disse Karin. E Fu ando via. E dopo un po' le due Karin si rimisero a parlare.

Dopo 2 ore l'originale Karin disse.

- Per fortuna che stai tu. Altrimenti non saprei come passare il tempo.

- Grazie, ma scusami. Perche non usi i tuoi poteri per andartene da qui ?

- Non posso farlo. Devo prima far compiere il futuro. E solo dopo potrei andarmene.

- Non ti capisco. Ma cambiando discorso, dimmi come credi che sia il futuro ?

- Io ? Potrei vederlo. Ma non ci sto pensando.

- Voi dire che riesci a leggere il futuro ?

- Si, ma quando gli ho dato un'occhiata. E morta una mia amica. E quando lo visto per la seconda volta. E morto il padre di un'altra mia amica. E spero che ora che lo visto di nuovo. Non dovrei far morire un'altra persona.

- Scusami, ma cosa vuoi dire ?

- Vedi. Tutte le volte che ho visto il futuro. Dovevo far morire delle persone care. E io non potevo farci niente. Ecco perche' sto qui.

- Quindi ti sei pentita ?

- Si, ma sto qui anche per un secondo motivo.

- Devi salvare quella persona che hai visto nel futuro ? - Disse la copia.

- Veramente non saprei se la devo salvare o meno.

- Come non saprei ?

- L'immagine e ancora molto confusa. Ma piu si avvicina il momento e piu l'immagine del futuro si chiarira'.

- E se per caso, questa persona deve morire ?

- Vorra dire che la lasciero morire.

- Come ? Sai che corre un pericolo e se nel futuro questa deve morire. Tu non farai niente per salvarla ?

- Hai indovinato. Altrimenti potrei cambiare il futuro. Ed e un grosso pericolo.

- Tanto vale che non usi piu questo potere.

- Magari potevo non usarlo. Ma le immagini del futuro, vengono da sole. Non vengono quando glielo dico io. Ecco perche' non so come dissattivare questo potere.

- Ho capito. Scusa mi potresti far sparire per oggi ?

- Come vuoi. - Disse Karin e fece sparire la copia. Poi si sdraio sul letto e pensando sul da farsi, trovo' sonno e si mise a dormire.

Nel prossimo episodio

Come era ovvio, il direttore del carcere l'ha seppellita in una cella speciale del carcere, tantè che ora non sa nulla di ciò che succede all'esterno. Per "Vedere" ciò che succede nel carcere, lo leggerete nel prossimo episodio. ^_^

Note