Studio Mirai Libreria di Racconti Fiction Furry

Karin arrivo' con Yuni alla sezione femminile del carcere. E mentre le due andavano verso la cella di Karin. Yuni le disse.

- Come mai sei venuta qui ? Prima hai fatto tante storie per uscire. Ed ora vieni qui. Perche' ?

- Ho visto che ero sola, quindi ho deciso di venire qui. Visto che quando ero fuori ero sola. Tanto vale rimanere da sola. E per rimanere da sola, non c'e niente di meglio che rientrare in cella.

- Capisco. - Disse Yuni e in quel momento erano arrivati alla cella. E Yuni apri' la porta e Karin entro' dentro. Poi Yuni chiuse la porta e apri' lo spioncino e domando'. - Ti serve qualcosa ?

- Per il momento niente. - Disse Karin mentre si distese sul letto.

- Ok, ci sentiamo. - Disse Yuni e chiuse lo spioncino e se ne ando' mentre Karin si mise a pensare.

Erano le 11:20 e tutte le detenute rientravano dentro, mentre Yuni vedeva che tutte entravano dentro, Nakomi aveva il compito di chiudere le varie porte delle celle. Infine Yuni ando vicino a Nakomi e quest'ultima le disse.

- Cose' successo con Karin ?

- Eh !? - Disse Yuni cadendo dalle nuvole e continuò. - Scusa stavo pensando. - E le chiese. - Cosa avevi detto Fu ?

- Ti ho chiesto cose' successo con Karin. Ho visto Karin che rientrava subito insieme a te. Allora mi vuoi dire cose' successo ?

- Chiamala solitudine. - Disse Yuni.

- Cosa vorresti dire ? - Domando' con curiosita' Nakomi, e Yuni le disse tutto. Dopo che capi' disse. - Mi sembra strano questo comportamento. Devo parlare con Yoko.

- Vai, e spiegale la situazione. - Disse Yuni a Fu e quest'ultima ando' dalle detenute.

Intanto il detenuto che si era tenuto la fascietta stava rimuginando sulla sudetta e non seppe come mai la poteva avere la nuova arrivata. In quel momento si trovo' a passare la guardia amica che aveva fatto fuggire i tre detenuti. E vedendo il suo amico pensieroso disse.

- Ehi !! A cosa stai pensando furbacchione ?

- Sei tu. - Disse il detenuto vedendolo, poi si alzo' dal letto e ando vicino alle sbarre e gli fece mostrare la fascietta. La guardia vedendola non seppe cosa dire. Sembrava una fascietta di stoffa bianca. E glielo disse e quest'ultimo gli disse. - Se vedi bene, ci sono dei numeri sbiaditi. - Quindi la guardia la vide piu minuziosamente e si accorse che era vero e si accorse anche che era il numero di uno dei tre amici fuggiti. Quindi gli disse. - Dove l'hai trovata ? - E il detenuto gli racconto' tutto. Subito la guardia si allontano dalla cella e si diresse verso l'uscita. Lasciando di stucco il detenuto e si accorse che la fascia l'aveva ancora la guardia. E penso'. - " Peggio di me. Come ho fatto a farmi fregare ? "

Nel frattempo la guardia era arrivata di corsa vicino alla porta che conduceva nella stanza del direttore. Quindi busso' e il direttore lo fece entrare. Il direttore e dietro la scivania seduto. Ma si alzo' di scatto vedendo la guardia un po' sconvolta e il direttore gli disse.

- Cosè successo ?

- C'e un problema.

- Quale ?

- I detenuti che sono evasi. Hanno fatto una visita alla sezione femminile, e piu precisamente sono andati da quella nuova.

- E tu come lo fai a sapere ? - Domando' il direttore guardandolo sospettosamente. E la guardia da prima si blocco', ma poi ritrovo la parola e gli disse. - Ecco vedete. - E mise la fascietta sopra la scrivania. Il direttore la prese e la esamino'. Ma non notò niente di particolare. Ma la guardia gli fece notare i numeri sbiaditi, e il direttore vedendoli si incavolo', e disse. - Prima dimmi come sai che sono andati alla sezione femminile ? - Disse alzando un po' la voce e la guardia gli racconto tutto. Alla fine del racconto si incavolo maggiormente e disse. - Andate a chiamare Yuni !!!!! - Disse sbattendo i pugni sulla scrivania, e la guardia ubbidi prontamente.

In quell'istante. Yuni stava conversando con Nakomi, sedute vicino al tavolo e Nakomi disse.

- Mi hanno detto che non si fidano di queste amicizie. E prima vogliono saperne piu su di lei.

- Capito, vogliono proteggersi le spalle. - Disse Yuni mentre pensò. E dopo un po' si alzo' dalla sedia e ando' ad aprire la porta. Nakomi le disse. - E ora ? Cosa vorresti fare ?

- Diro' come stanno le cose. Credo che capira'.

- Parli di Karin ? - Disse Fu.

- Si, mi e simpatica. Quindi la voglio far sentire come se fosse a casa.

- Allora vengo anch'io. - Disse Fu.

- Ma se vieni anche tu. Mi dici chi stara' a guardia della porta ?

- Tanto non scappano di certo. - Disse Fu.

- E se viene una guardia ? Come faremo a rispondergli. Visto che staremo dentro la cella di Karin ?

- Ma sei matta ? - Disse Fu sentento cio e tremando di paura. La compagnia vedendo la sua reazione le domando'. - Cosa ti prende Fu ?

- Non mi dire che vuoi entrare di nuovo dentro la cella di Karin.

- Perche ? Hai paura che scappi ?

- Si. - Rispose lei con decisione.

- Ma se prima non avevi detto niente. E poi sei entrata anche tu.

- E vero. Ma dopo cio che ho visto. Non vorrei mettere piu piede li dentro.

- Ma se ora mi hai detto che volevi venire con me. - Inizio' Yuni e domando' sospettosa. - In che senso, dopo cio' che hai visto ?

- Io ? Non ho visto niente, ma credevo che rimanevamo fuori dalla cella senza che non entravamo.

- Uhm... - Penso, Yuni tenendosi ancora vicino alla porta di sbarre e dopo domando'. - Cosè successo ? - Mentre si avvicinava a Fu.

- Cosa vorresti dire ? - Domando' lei con voce tremante.

- E da questa mattina che tenti di non parlare con Karin. Mi vuoi dire cosa ti prende ?

- Se tu avessi visto cio che ho visto. - Disse Fu mentre indietregiava e Yuni le si avvicino dicendo. - Allora dimmi. Cosa hai visto ?

- Non posso. Veramente non posso. - Disse supplichevole Fu.

- Sembrerebbe che tu hai paura di parlare. - Disse sospettosa Yuni.

- Hai ragione, ho paura. - Rispose con voce ferma Fu.

- Ma di chi. Dimmelo.

- Di Karin. - Disse Fu, e poi corse via come se avesse nominato chissa chi. E Yuni sentento le ultime parole, non stava capendo niente. Quindi volendoci vedere chiaro in questa faccenda. Decise di andare alla cella di Karin. Ma dopo aver superato la prima cella, del corridoio. Senti' una voce che la chiamava. Yuni si giro' e vide che era una guardia e gli disse. - Cosa cè ?

- Ti vuole il direttore. Ed e molto incavolato, vedi che vuole anche Karin. - Disse la guardia, Yuni non ci stava capendo niente, l'unica cosa che aveva capito e che per una ragione a lei sconosciuta. Il direttore voleva sia lei che Karin. Quindi Yuni ando di corsa alla cella di Karin ed apri la porta. Vedendo Karin che stava dormendo ma indossa la frontiera, cosa per lei molto strana. Ma non ci bado', quindi la sveglio' e le fece cenno di seguirla. Karin segui Yuni senza opporsi, e le due raggiunsero la guardia e il terzetto ando dal direttore.

Mentre i tre si dirigevano verso la stanza del direttore. Nakomi ritorno' nella sua postazione, si sedette e penso' a cio' che aveva visto ma non sapeva cosa fare.

Dopo alcuni minuti il terzetto arrivo' davanti la porta della stanza del direttore. E il direttore li fece entrare, ma subito dopo congedo la guardia e fece accomodare Karin, mentre Yuni era in piedi. Ma il direttore fece accomodare anche lei. Poi lui si alzo' dalla sedia, e si rivolse a Yuni.

- Voi avevate detto che nessuna detenuta aveva ricevuto visite dai fuggiaschi. Non e vero !!! - Disse infine nervosamente.

- E vero, nessuna mi ha detto che ha ricevuto delle visite. - Disse Yuni.

- Voi sapete quando non sopporti questi atteggiamenti dai detenuti. Quindi vorrei sapere perche' avete mentito. - Disse il direttore indicando Yuni.

- Vi sbagliate, io non ho assolutamente mentito. - Disse alzandosi di scatto Yuni.

- Calmatevi. Prendiamo per vero che voi non avete mentito. Allora vi avra' mentito Karin. - Disse indicando quest'ultima. E Karin con la faccia sorpresa disse. - Ed io cosa c'entro ? - In quel momento il direttore si innervosi e apri un cassetto della scrivania e sbatte sulla scrivania la fascietta. Karin vedendola disse. - Come mai l'avete voi ?

- Non importa. Ma ditemi, la riconoscete ?

- Certamente, e una delle tre fasce che mi sono servite per farmi delle code di cavallo. E proprio quella che sta sulla scrivania. - Disse indicandola. - Mi serviva per la coda di cavallo centrale. Ma ho visto che si era staccata e lo lasciata a terra.

- Dunque affermate che e vostra.

- Be'. - Disse tentennando Karin. - Proprio la mia non direi. Diciamo che era di un figlio di @#§!! che era venuto ieri sera insieme ad altri due amici e volevano divertirsi. - Sentento cio Yuni rimase allibità e si maledì per la sua superficialita in cui aveva eseguito l'ordine del direttore. E Karin stava continuando. - Non volevo. Avevo fatto una promessa a Franchie, ma loro mi hanno costretta a sciorgliela.

- Cosa volete dire ?

- Vedete signor direttore. - Disse Karin, mentre si alzo' e continuò. - Prima che venissi rinchiusa qui. Avevo promesso a Franchie, che non avrei fatto piu del male a nessuno. Ma questi tre, non solo sono venuti dentro la mia cella e mi hanno immobilizata. In piu mi hanno dato dei schiaffi, e avevano intenzioni molto ostili nei miei confronti. E io quando sono in pericolo, non ci penso due volte. E ho dovuto fargli del male. - Poi dette un pugno verticale sulla scrivania e continuò. - Mi dovete credere, non mi hanno lasciata nessun'altra via. Eppure li ho implorati di andarsene, ma loro non se ne sono andati. Ed io ho dovuto sciogliere la promessa. - E infine grido'. - Perche' !!! Si era fidato di me. Ed io lo sciolta al primo colpo. - E diete un'altro pugno sulla scrivania. E il direttore per calmarla disse. - Non vi preoccupate, vedrete che si aggiustera' tutto. Troveremo i tre e gliela faremo pagare. Vedrete che vostro marito non sapra niente. - In quel momento Karin disse. - Forse non avete capito niente. Franchie non e mio marito, ma e un semplice amico, primo. Secondo, i tre detenuti non li troverete mai.

- Perche dite cosi ? - Disse il direttore.

- Scusa Karin. Ma cosa vuoi dire ? - Disse Yuni. E quest'ultima la guardo' e disse. - Per il semplice motivo che i detenuti sono morti.

- Ma come fate a saperlo ? - Disse allarmato il direttore. E Karin stacco' le due fasciette laterali, e li poggio sulla scrivania e si sedette sulla sedia e dopo disse con tranquillità. - Controllate quelle fasciette. - E il direttore li vide e con orrore scopri che avevano i numeri un po sbiaditi, dei altri due detenuti. Poi guardo Karin, e quest'ultima era la tranquillita in persona e il direttore domando'. - Mi dite come fate ad averle ?

- Ma sei scemo ho fai solo finta di esserlo ? - Disse Karin guardandolo, e continuò. - E logico che non me li hanno regalati.

- Non mi dire che ? - Domando' Yuni intuendo la risposta ma sperando che non fosse vero.

- Si Yuni. Li ho dovuti uccidere, perche quei tre mi stavano facendo del male. - E sentendo cio i due rimasero allibiti e Yuni ebbe anche un po' paura.