Barbarians #34
"Chi è Yoko ?"

Yoko/Maria fa la conoscienza di se stessa, tramite il racconto della sua amica Reika. Ma siamo sicuri che lei è Yoko ?

Riassunto

Continua il sogno di Maria/Yoko oppure stava gia' sognando prima ?

Tempo lettura circa

La stanza e in questo modo: L'entrata e posta all'angolo
sud-ovest da parte sud, mentre le pareti della stanza sono
tappezzate da vari poster di Tiger, i poster [Che non ho voglia
di descrivervi NDR.] erano presi sia dai giornali che davano
il poster in omaggio e sia comprati. E tutti riguardavano Tiger
e i suoi film, tra cui spicca la locandina cinematografica del
film BARBARIANS. Nello spazio rimanente tra i poster sta a nord
una piccola finestra a due ante, chiusa. Mentre all'angolo
nord-ovest sta un armadio a due ante bianco. Dal centro del
lato est sta il letto con la coperta che raffigurava Tiger con dietro
la spalla sbucava la sua (unica e preferita) arma. Mentre al
centro del lato est quasi vicino all'armadio sta una scrivania
rosa, con una sedia girevole anch'essa rosa e all'angolo destro
della scrivania sta una piccola lampada con un braccio a soffietto
rosa pastello. Mentre all'angolo destro sta una piccola vetrinetta
con all'interno cinque bambole vestite in vario modo tra cui
spiccava la bambola al centro che indossa un abito principesco.
Mentre sotto la scrivania sta un cassetto senza serratura solo
una maniglia rosa scuro. Yoko vedendo la stanza rimase
letteramente stupita tante' che disse a Reika.

- Questa e la mia stanza ? - Mentre guardo' con meraviglia i
vari poster.

- Si. - Le rispose, poi osservandola le disse. - Allora ? Come ti
sembra ?

- Sono cosi fanatica ? - Domando' Yoko mentre osservava ancora
stupita i poster.

- Si. Ma per fortuna ti sei limitata hai poster e non hai comprato
i pupazetti. - Disse Reika mentre si sedette sul letto, e Yoko si
giro' a guardarla e la raggiunse sedendosi al suo fianco e
le disse. - Lasciando perdere Tiger, dimmi qualcosa su di me,
perche io non ricordo niente.

- Non posso aiutarti tanto Yoko. Io so solo che sei la mia amica,
che sei una fan sfegatata di Tiger. Anche se personalmente non mi
pare chissa' quale attore.

- Quindi non ti piace TIger.

- Non lo trovo un buon attore. e per questo motivo che tua madre
ci sentiva spesso litigare. Eheheh.

- Non immaginavo che era questo il motivo dei litigi, anche se
non mi ricordo nemmeno un litigio, e anzi non mi vieni in mente.

- Non ti sforzare Yoko, vedrai che dopo una buona dormita tutto si
aggiustera'.

- Lo spero. - Disse lei un po' malinconica. Reika la guardo' e
poi si stupi' e disse. - Dove' il nastro ?

- Eh ? - Disse stupita Yoko. Poi guardandola le rispose - Che hai
detto ?

- Il nastro.

- Quale nastro ? - Disse un po' spaesata Yoko.

- Come quale ? Quello che usi per farti quella piccola coda di cavallo ?
Che e veramente carina. - Yoko si tasto' la testa, e si accorse che
non c'era. Subito si alzo' di scatto e disse. - L'avro' perso ? Mah.. Non
importa. - E ando' verso la scrivania e apri' il cassetto della scrivania.
E qui stavano ordinatamente in fila vari piccoli nastri neri con alle
estremita delle sfere di vario colore e ne mancava una all'appello.
Quindi prese un nastro con alle estremita due palline di colore rosso.
Poi chiuse il cassetto e girandosi verso Reika le disse.

- Guarda se lo metto bene. - E prese una piccola ciocca di capelli e
gli fece andare intorno il nastro formando una piccola coda di cavallo.
E alla fine disse. - Come ti sembro ?

- Stai bene Yoko. - E mentre la sudetta stava andando a sedersi al
fianco di Reika, quest'ultima le disse. - Come facevi a sapere che
stavano proprio in quel quel cassetto i tuoi nastri ?

- Che ? E vero !! Non lo sapevo. Eppure...

- Sei andata direttamente al cassetto, quindi la tua amnesia sta
scomparendo.

- Forse hai ragione... - Disse meravigliata Yoko che guardo' la
stanza e disse. - Forse e proprio questa la realta' e io stavo solo
sognando. - Poi guardo' Reika e le disse. - Pero' cara amica. Il sogno
era cosi reale che non credevo di stare sognando.

- Forse perche pensavi cosi intensamente ad incontrare il tuo idolo
che alla fine lo hai incontrato nel sogno.

- Puo darsi quindi, che tutto cio' che ho fatto non era vero. E che io mi
sono svegliata solo adesso.

- Si. E proprio cosi, devi credermi Yoko. - Disse Reika.

- Pero'. - Disse dubbiosa Yoko. - Come mai mi son svegliata
a scuola ? Non dovevo svegliarmi su questo letto ? - Disse infine dando
dei colpi sulla coperta.

- Veramente eri sveglia quando sei venuta a scuola, siamo venute
insieme. Ma ti vedevo molto stanca, forse perche avevi studiato
troppo. Ma appena ti sei seduta al banco poggiandoci la cartella
sopra, ti sei addormentata.

- Veramente ? - Disse stupita Yoko.

- Si. Ma per fortuna che nelle prime tre ore faceva lezione Katsujin-san.

- Mio padre, e percio' non mi ha svegliata.

- Si. Pero' ti ha tolto la cartella e messa sotto il banco.

- Senza che io me ne fossi accorta. Ma che sogno pesante ho fatto.

- Dormivi come un ghiro. Ehehehe. - Disse Reika poi si alzo' e
disse guardandola. - Allora adesso ti ricordi di me ?

- No Reika. Mi dispiace. - Rispose lei un po' abbattuta poi le domando'. - Pero'
sai dirmi qualche altra cosa ?

- Vuoi sapere il gruppo di amici che abbiamo ?

- Si.

- Allora siamo in quattro. Io, te, Aiko e Matsuri. - Disse Reika.

- Matsuri sembra il nome di un bambino. O mi sbaglio ?

- Si pero' Aiko ha insistito cosi tanto e non potevamo dirle di no.
Anche perche e suo fratello.

- Ahhh, capisco. A proposito. Tu hai fratelli o sorelle Reika ? E Io ?

- Io si, ho una sorella maggiore, ma tu per il momento sei figlia
unica. Non sai come ti invidio. - Disse infine Reika guardando il
soffitto osservando un poster di Tiger.

- Sono io che ti invidio Reika. Sai che noia stare tutto il giorno
chiusa in questa stanza, senza nemmeno divertirsi con una
sorella ?

- Si. Ogni tanto ci divertiamo tutte e due. - Disse Reika pensando.

- Lo posso immaginare. - Disse Yoko, che poi si alzo' e
disse. - Che facciamo ? - Ma in quel momento si senti la voce
della madre che disse. - Reika scendi, che e venuta a prenderti
tua madre.

- Arrivo. - Disse Reika, poi guardo' Yoko e le disse. - Vuoi che
vengo oggi pomeriggio a farti compagnia ?

- Si. Mi faresti un gran favore.

- Allora e deciso. Ci vediamo questo pomeriggio verso le cinque.

- Per me va bene. Anche perche voglio visitare la citta'.

- Ah, gia. La tua amnesia. - Disse Reika dandosi una pacca
sulla fronte e dopo disse. - Ci vediamo.

- Ciao. - Disse Yoko, mentre Reika apri' la porta e la chiuse, e
Yoko si distese sul letto e guardando il soffitto penso'. - " Tiger che
sogno che mi hai fatto fare. " - E dopo un po' si senti il rumore delle
scale e bussarono alla porta e la madre le disse. - Yoko ti senti bene ?

- Si sto bene non preoccuparti mamma. Ma perche mi fai questa
domanda ? - Le rispose Yoko, e la madre apri' la porta e la guardo',
mentre Yoko si alzo' e si posiziono' a destra del letto e al suo fianco si
sedette la madre e gli disse. - Mi preoccupa il fatto che sei venuta cosi
presto da scuola. Ti sei affaticata troppo ?

- Credo di si. - Disse un po' dubbiosa Yoko.

- Ti avevo consigliato di non studiare fino a quell'ora tarda. Visto che
succede ?

- Mi dispiace per non averti ascoltata. - Disse un po sconsolata Yoko.

- Non importa. Pero' mi devi promettere che oggi dormirai presto.
E non preoccuparti se non studi tutto, tuo padre potra' aiutarti.

- No mamma. Non voglio l'aiuto di papa'.

- Meglio che predi una sufficienza, invece di stancarti troppo. La salute
ne risente se ti sforzi troppo.

- Ma i miei compagni mica hanno questo vantaggio. Non posso
sfruttarlo, non e da me.

- Veramente ? - Disse stupita la madre.

- Si. Perche ? - Le rispose Yoko stranamente.

- No, niente. - Disse la madre. Poi si alzo' e ando' verso la porta
poi si giro' e le disse. - Su. Adesso riposati Yoko.

- Si lo faro, sono molto stanca. - Disse Yoko e mentre la sudetta si
distese sul letto, la madre la guardo' e penso'. - " Cosa ti e successo
Yoko ? E la prima volta che rifiuti l'aiuto di tuo padre. " - Poi usci' e
chiuse la porta, mentre Yoko penso'. - " Spero che sia stata
convincente. Non voglio che abbia dei sospetti. " - Quindi stava per
chiudere gli occhi, ma ad un tratto una voce disse.

- Ciao Yoko. Come mai sei ritornata cosi presto da scuola ?

- Chi... E ? - Disse un po' preoccupata Yoko e si alzo' dal letto
quindi guardo' la stanza.

- Su, non scherzare. Non puoi esserti dimenticata di me. - Disse la
voce.

- Fa.. Fa.. Fatti vedere. - Poi ci penso' e disse. - Sei un fantasma ?
Allora questo e un sogno. Si sa' che in realta' i fantasmi non esistono.

- Non sai quanto ti stai sbagliando Yoko. - Disse la voce, e l'armadio
si apri' e apparve il fantasma di un drago orientale di colore nero con
occhi rossi. Yoko vedendolo si spavento' cosi tanto che sveni'. Ma
il fantasma gli entro' in corpo e Yoko si sveglio' mentre il fantasma la
avvolse poggiando la testa sulla spalla destra. E Yoko osservandolo
gli fece meno paura e disse.

- Lo sai...

- Cosa ?

- Mi fai meno impressione. Anzi ! Mi sembri familiare. Ma io non ti
conosco, ne sono sicura. - Rispose Yoko, mentre ando' verso
l'armadio e lo apri' e si guardo' allo specchio. E indossa una
maglia rossa con al centro lo stemma di un drago orientale
nero, ovvero la fotocopia del fantasma. E anche una gonna alla
marinara nera, e sul fianco destro della gonna sta montato un
braccio di gomma con sopra una bacchetta rosa, con all'estremita
superiore un artiglio nero con dentro una sfera luminosa rosa. Hai
capelli indossa una frontiera rossa con sopra lo stesso disegno che
a sulla maglietta. Scarpe senza tacco nere, e calzetti bianchi.
Ovviamente il fantasma che la avvolgeva non si vedeva allo
specchio. Yoko stupita e non credendo allo specchio guardo' la
maglia e vedendo che era la stessa che rifletteva lo spechio disse.

- Che cosa mi hai fatto ?

- Eh ? - Disse meravigliato il drago mentre si stacco' da Yoko e
tutto il corpo si srotolo' da Yoko fino ad abbandonarla e arrivò sul soffitto.
E il drago osservandola domando'. - Non ricordi ?

- No !! - Le rispose e con quei abiti si sedette sopra pensiero sulla sedia
della scrivania e apri' il tiretto e guardo' i vari nastri mentre disse. - Tu sai
chi sono ? Se lo sai, dimmelo !! Perche io non so nemmeno se questa
situazione sia reale o meno.

- Veramente ? - Rispose stupito il drago mentre svolazzava all'interno
della stanza.

- Si, se vuoi aiutarmi posso raccontarti tutto cio' che mi e successo.

- E ovvio che ti devo aiutare, altrimenti non portemmo piu fare coppia.

- Cosa vuoi dire ? - Disse Yoko girandosi e osservandolo svolazzare.

- Te lo spieghero dopo. Ma prima dimmi cosa ti e successo. - E mentre
Yoko prese un nastro e ci giocherello' racconto' tutto al drago fin nei minimi
particolari. [Per chi lo vuole sapere si leggesse gli episodi precedenti. NDR.]

Passo' un bel po di tempo tante' che il padre di Yoko ritorno' a casa, e la
madre gli disse.

- Dimmi la verita' Katsujin. Cosa' nostra figlia ?

- Niente, era solo troppo stanca. Ho deciso insieme al dottor
Horui che sara' meglio non farla andare a scuola per un po di tempo.

- Horui ? E Saru ? - Disse stupita la moglie.

- Non lo abbiamo trovato, e solo dopo si e fatto vedere.

- E bravo. Pero' fa queste assenze. - Disse un po pensierosa Reika.

- Si. Ne e a corrente anche la preside, che gli ha fatto
una piccola ramanzina sperando che capira' la prossima volta.

- Come al solito. - Disse a bassa voce Reika, e il marito le
disse. - Ma come mai mi hai fatto quella domanda ?

- Semplice, non ha voluto il tuo aiuto.

- " Acc.. " Veramente ? - Disse Katsujin facendo finta di non
sapere niente.

- Si. - Disse Reika, poi ci riflette' mentre il marito mise la giacca
sull'appendiabiti e si tolse le scarpe mettendosi le ciabatte e la
moglie gli disse. - Forse e solo una mia stupida sensazione.
Eppure mi sembra che tu mi stia nascondendo qualcosa che
riguarda nostra figlia.

- Ti stai sbagliando Reika. Nostra figlia e solo molto stanca,
ed e anche colpa mia.

- Si. Te lo avevo detto che per una bambina della sua eta' non
c'era bisogno di studiare fino alle 3 di notte.

- Ma io non ti ho voluto dare retta, pero' credevo che c'e la faceva. Ma
evidentemente mi sbagliavo.

- Si.

- Vado a vedere se si sta riposando.

- Va bene caro. Ma se sta dormendo non la svegliare.

- Certamente. - Disse Katsujin che ando' verso la stanza di Yoko.

Un minuto prima. Yoko gli aveva raccontato tutto. E il drago disse.

- Con tutto cio' che hai fatto non mi hai chiamato ?

- Ma non sapevo che avevo un fantasma per amico. A proposito.
Come ti chiami ?

- E inutile che te lo dica.

- Perche ? - Disse dubbiosamente Yoko.

- Sono sicuro che quando avrai bisogno di me ti ricorderai il mio nome,
e poi tu stessa mi hai detto che nel tuo sogno avevi una bacchetta simile
a quella che hai.

- Che bacchetta ho ?

- Come ? Non ti sei vista allo specchio ?

- Si. Pero' ero cosi sopresa dal cambio d'abiti che mi hai fatto. Che non
ci ho fatto caso se avevo un bacchetta.

- Stava al fianco della gonna. Anche se instintivamente l'hai tolta e
messa sulla scrivania. - E Yoko si guardo' la gonna e noto' il braccio di
plastica al fianco destro, poi guardo' la scrivania e noto' la bacchetta, e
la prese in mano e l'osservo, poi disse. - Solo l'asta assomiglia, ma
la sommita da cio' che ricordo era completamente diversa.

- Hai voluto aggiungere un po di fantasia, mettendo i cuoricini alla
bacchetta del sogno. - Poi il drago guardo' la bacchetta e
disse. - Ora guarda bene la sfera e dimmi se ricordi il mio nome.

- Ecco uhm.... - Disse Yoko pensando intensamente e osservando la sfera,
ma poi si arrese dicendo. - No. Non mi viene in mente niente.

- A quanto pare. La tua amnesia e piuttosto grave. - Rispose il drago.

In quel momento la porta si apri' lentamente senza che Yoko se ne era resa
conto. E si affaccio' il padre che guardando la figlia in piedi disse.
- Come stai ?

- Eh ? - Disse Yoko che si giro sorpresa e guardando il padre
disse. - Sto bene papa'. - E il padre entro' dentro e disse rivolgendosi
al drago. - Ciao Sin. - E chiuse la porta.

- Cosa ? Riesci a vedere il drago ? - Disse stupita la figlia. E il drago
disse. - E stato lui a trovarmi.

- Veramente ? - Disse Yoko. Poi il padre guardo' la figlia e le
disse. - Quindi ti sei ricordata di avere questi poteri.

- Poteri ? Cosa intendi dire ? - Disse spaesata Yoko.

- Come ? Non ricordi ?

- Li ho dati io di mia spontanea volonta, vostra figlia non si ricorda
ancora niente. Nemmeno il mio nome, che pero' adesso sa.

- Acc... Scusami. - Disse il padre, poi guardo' Yoko e le disse. - Sai
ritornare con i tuoi abiti ?

- Poteri ? Draghi orientali. Mi dite chi sono ?

- E ovvio che ora non ricordi niente, hai un'amnesia. - Disse il padre.

- E stato durante una spedizione, di cui tuo padre faceva
l'accompagnatore. - Inizio' il drago.

- Veramente non volevo andarci. Ma Aru-san ha insistito cosi tanto
che alla fine mi ha convinto.

- Scommetto che senza saperlo il tuo amico a trovato questa
bacchetta che gli sembrava un giocattolo. - Disse Yoko.

- Ehm... Non e proprio cosi.

- Come sarebbe a dire un giocattolo ? - Disse stizzito il drago.

- Secondo te, una bacchetta rosa con quell'artiglio e quella sfera,
sembra piu un giocattolo per bambine che una reliquia, mancano
solo le lucette colorate con una musichetta ed abbiamo il giocattolo
per bambine. Anche se ho alcune perplessita' per quando riguarda
la zampa che tiene la sfera.

- Quello e la mia zampa di quando ero in vita, ma per colpa di quella
sfera rosa posso solo mostrarmi in forma spettrale. Perche quella sfera
intrappola i miei poteri.

- Ma perche rosa ? Andava bene una bacchetta di legno con
una sfera nera e potevo capire che era una cosa seria. Ma
cosi... - Disse dubbiosa Yoko guardando la bacchetta.

- Quello e un legno intriso di magia una magia molto
antica. - Disse il drago.

- Va bene. - Disse stufata Yoko, poi guardo' il padre e
gli disse. - Ma dimmi papa'. Come lo hai trovato ?

- Facile. Lo trovato in un negozio di antiquariato.

- Che !?!?!?!?! - Disse meravigliata Yoko.

- Si. Durante la spedizione in Cina, loro cercavano dei reperti,
io invece mi stavo godendo una vacanza. Un giorno girando
per un piccolo paese di nome Han Yi Pai. Che e situato hai piedi
di una montagna in cui le leggende abbondano. Osservai un
piccolo negozietto in cui fuori stavano alcuni oggettini per turisti,
ma all'interno c'era tutta un'altra serie di oggetti che sembravano
veramente antichi. Anche se io non sono un professore di storia
antica.

- E come hai fatto a trovare questa bacchetta ? - Domando' Yoko
osservando la bacchetta.

- A dire la verita'. Quando la vidi mi accorsi che stonava. - E
guardo' il drago e disse. - Mi sembrava di piu un giocatolo che un
oggetto antico.

- Anche tu credevi che era un giocattolo ?

- Si. E siccome credevo che poteva piacere a Yoko, che all'epoca
aveva otto anni. Lo comprato. E sono stato anche fortunato lo
pagato veramente poco.

- E perche ? - Domando' Yoko.

- Ma.... Non l'ho capito. - Rispose il padre guardandola, e continuo'
dicendo. - Pero' credo che lui lo riteneva un'oggetto maledetto.

- Ecco perche. - Disse Yoko.

- Ma non e finita qui, perche quando stavamo andando verso la pensione
dove stavano i membri della spedizione. Mi era successo una cosa strana.

- Cosa ti e successo ?

- Ehm.. Ecco... - Disse un po' imbarazzato il padre.

- Su dimmi. Sono curiosa. Cosa ti e successo ?

- Te lo dico io. - Disse Sin.

- Allora dimmi. Cosa gli era capitato a mio padre ?

- Ecco.. il sole, ha attivato la sfera dando i poteri a
tuo padre.

- E non solo... - Disse abbassando un po' la testa il padre.

- Gia... Non solo. - Ripete' Sin abbassando la testa anche lui. E Yoko
guardando entusiasticamente entrambi disse. - Su, non mi tenete sulle
spine, ditemi.

- Ecco... - Inizio' il drago e poi tento' di girare il discorso dicendo. - Prima
Yoko. - Disse Sin, guardandola. - Ti diro' che io in vita ero abituato
a mangiare ragazze vergini.

- Cosa ? - Disse stupita Yoko.

- Gia. Nella notte dei tempi io proteggevo un grande villaggio. Pero' per
avere i miei servigi gli abitanti dovevano sacrificare una vergine ogni
mese, altrimenti li sterminavo tutti.

- Sei stato cosi crudele ?

- Si e lo sono ancora, non dubitarne Yoko.

- Ma questo. Cosa centra con cio' che gli e successo a papa' ?

- Ascoltami e forse riuscirai ad arrivarci. - Disse Sin.

- E va bene.. - Disse stufata Yoko.

- Dopo 200 secoli. Una sarcedotessa riusci a battermi, facendo
da prima credere hai abitanti che si sarebbe sacrificata, ma poi con
uno stratagemma. Aveva nascosto le due parti della bacchetta
che hai in mano all'interno del kimono rituale e monto' la bacchetta
davanti hai miei occhi. Io capendo un po' tardi che era un trappola.
Sai.... Ehm... - Disse arrosendo Sin e continuo'. - Era veramente bella.
E la sua bellezza mi ha ipnotizzato. - Poi torno' serio e disse. - Poi
con una magia potente e riuscita a staccare la mia anima e i miei poteri,
e metterli all'interno della sfera rosa.

- Va bene. Ma dimmi cosa e successo a mio padre. - Disse Yoko un po
stancata dalla storia di Sin.

- La magia che tiene in piedi la bacchetta faceva si che i miei poteri
venissero usati solo dalla parte femminile dei umani. Per farmi soffrire,
visto che io avevo mangiato tante di quelle vergini. Sai che vuol dire
che da cacciatore ero diventato il servo di quelle vergini ? Tu non
puoi capire come mi sentii le prime volte che venni usato. Di cui la
prima volta fui usato proprio dalla sarcedotessa, per testare la
bacchetta, ma noto' un pericoloso spostamento della sfera, e fu in
quel test che decise di bloccare meglio la sfera della baccheta
usando la mia zampa destra. Ovviamente la fatta rimpicciolire con la
magia.

- Ecco perche e cosi piccola. - Disse Yoko guardando la zampa.

- Bene. Stavo dicendo che la prima volta che mi ha usato per
vedere se la magia avesse fatto effetto. Mi ha evocato e io
senza che volessi, era la magia che mi teneva prigioniero.
Avevo fatto tutto. La vestiii di un kimono rosa con decorazione
di petali di cigliegio. Mi ricordo tutto come se fosse stato ieri.

- Ma sono passati secoli. Come ti capisco. Ehehehehe . - Disse lei
per prenderlo in giro. Poi guardo' il padre e dopo guardo la
bacchetta e disse. - Quindi se ho ben capito. Tu sei passato da
una ragazza all'altra per tutto questo tempo vestendole e
donandogli i tuoi poteri.

- Esattamente. Alcune pero' hanno usato i miei poteri come piaceva
a me, uccisioni di massa, citta' distrutte, non sai come mi divertivo, e in
quei momenti pensavo alla faccia della sarcedotessa che era morta da
tanti secoli, tante' che il suo nome me lo sono pure dimenticato. E se non lo
ricordo io, figurati come possono ricordarselo gli umani. A parte cio',
dopo tanto tempo che fui usato, c'e stato un periodo in cui rimasi
nascosto dalle persone. Forse ero troppo potente. Poi un gruppo di
ladri mi rubo' e mi vendette. E sono passato di mano in mano,
stranamente solo uomini fino a due anni fa, quando tuo padre mi
ha comprato.

- E allora ? Cosa successe ? - Disse Yoko curiosamente.
- La magia che faceva in modo che solo le ragazze potevano usarmi
si disolse. Sai, e durato per un bel po di tempo. Ma non la magia dei
vestiti che mi obbligava di vestire le varie ragazze che mi
impugnavano. Ovviamente erano predisposti solo per ragazze.

- Cosa !!! - Disse stupita Yoko. - Quindi.... - Disse poi con un filo
di voce.

- Esattamente. Mi sono ritrovato a indossare abiti femminili mentre
stavo andando verso la pensione, ma il brutto era che non me ne
resi conto !!

- Ora che ci penso, nemmeno io ci avevo fatto caso.

- Per forza, eri svenuta per lo spavento. - Disse Sin. E
continuo' dicendo. - Ma anche se eri sveglia nemmeno tu
ti accorgevi del cambiamento. - Yoko guardo' il drago e
gli disse. - A parte una strana sensazione. - Poi guardo' il
padre e gli domando'. - Allora cosa hai fatto papa' ?

- Mi sono nascosto in un vicolo, e in quel momento ho fatto
la conoscenza di Sin.

- Gia'. Ero molto sopreso che avevo davanti a me un uomo
e non una donna. Ma alla fine con un grande sforzo gli ho
annullato l'effetto della magia.

- Gia'. Dopo di che, ti sei riposato un anno.

- Era molto faticoso. Anche se pero' eri molto carino con quei
abiti, ahahahahahaha. - Disse divertito Sin.

- Va bene. Ora pero' come faro io a togliermi questi abiti ? - Disse
preoccupata Yoko pensando. - " E se li vede la mamma. "

- Per te non e un problema tenerli, tanto non e la prima
volta che tua madre te li vede addosso. - Disse Sin come se
l'avesse letta nel pensiero.

- Veramente ? - Disse stupita Yoko. Era anche stupita del fatto
che Sin gli avesse risposto a una sua paura come se l'avesse
letta nel pensiero.

- Gli ho detto a tua madre che quei abiti sono un regalo
per te che ho portato dalla Cina. - Disse il padre.

- Ah, capisco. E la bacchetta e anche un regalo, quindi...

- Siccome assomiglia ad un giocattolo... - Disse il padre.

- Ho capito tutto. - Rispose Yoko e in quel momento si senti'
la voce della madre che chiamo' entrambi e tutti e due
uscirono dalla stanza anche se in un primo momento la
madre non voleva che la figlia scendesse. Ma entrambi la
convinsero' che si era ripresa. E quindi scesero' per mangiare.

La stanza della cucina e piuttosto accogliente, con la cucina
componibile a lato est della stanza, pero' la cucina era stata
divisa in due perche' quasi al centro stava lo spazio per una
porta da cui si entrava nella stanza. Al centro del lato nord c'e
un camino composto da mattoni grezzi e sopra al muro stanno
alcuni sopramobili che erano dei piccoli quadri con cornice
marrone chiaro, e il soggetto dei quadri erano delle
semi-divinita' giapponesi. Hai lati del camino stanno due
piccole colonne di colore bianco con sopra ad ogni colonna
un vaso con all'interno vari fiori. Il lato sud e occupato solo da
un divano bianco da tre posti, mentre sopra al centro del muro sta
il ritratto di famiglia in cui si videro Katsujin Yoko e Reikai, con lo
sfondo di una cascata e dietro di loro un parapetto in canna
di bambu. Tutti indossavano vestiti tropicali, di cui Katsujin
indossa una camicia rossa hawaiana, pantaloncini corti, e
sandali di legno ovviamente senza calze. Reika indossa
una maglia con maniche corte verde chiaro, gonna lunga e
ampia verde chiaro con sparpagliati sulla gonna delle
decorazioni di fiori, scarpe con tacco basso bianche. Aveva
tra i capelli un fiore bianco. Yoko indossa una maglia rosa,
gonna lunga blu e scarpe senza tacco rosa, sul lato destro
della testa si vedeva una piccola coda di cavallo formata da
un nastro nero con all'estremita' due palline di colore blu. Il
resto del lato era spoglio. Il lato ovest ha solo un orologio rotondo
di colore nero con lancette e numeri bianchi ma i numeri erano
una semplice linea piu lunga rispetto alle linee piu piccole dei
minuti. Il resto del muro era spoglio. Sul soffitto della cucina c'e
un piccolo lampadario da tre luci. [Ovviamente le luci erano spente
visto che sono quasi le 2 del pomeriggio. NDR.] Il tavolo e
quadrato in cui a capo tavola e seduto Katsujin, a destra Reika a
sinistra Yoko, e c'erano spaghetti all'italiana tante' che Reika disse
al marito.

- Scusa caro, ma sono cosi preoccupata per Yoko, che
ho deciso di ordinare qualcosa da un ristorante italiano.

- Non fa niente cara. Anzi' mi andava proprio un po' di cucina
esotica. - Disse il marito e Yoko li guardo' e poi penso
guardando il piatto di spaghetti. - " Da tanto che non li mangio.
Anche se mi sembrano molto familiari. " - Quindi i tre divisero
le piccole bacchette e le usarono per mangiare.

Dopo un po' Reika domando' alla figlia. Mentre solo Katsujin
stava continuando a mangiare.

- Come ti senti adesso ?

- Sto bene mamma. Sono meno stanca, pero' non ho potuto dormire.
Piu tardi mi faccio un sonnellino.

- Fai bene Yoko. Quando si e troppo stanchi bisogna
dormire. - Disse Katsujin poggiando le bacchette sulla sinistra del
piatto. [Aaawwwnnnn... A chi lo dici Katsujin. E l'una di notte
del 9 giugno 2002 e sto ancora qui con un grosso ritardo.
Ah, qualcuno ha del caffe ? Cosi rimango in piedi per qualche
altra ora ? NDR.]

- Non saprei. - Rispose Katsujin, poi guardo' la moglie e
le disse. - Cara, hai del caffe gia pronto ?

- No caro, dovrei prepararlo, lo vuoi ?

- Sentito ? Niente per adesso. - Rispose Katsujin a bassa
voce.[ Aaawnnn.... Pazienza. Anche se mi si stanno chiudendo
gli occhi. NDR. ] Yoko guardando la stanza noto' un particolare
e disse al padre. - Scusa papa'. Ma qui non vedo la
televisione. Come mai ?

- Sempre ti dimentichi Yoko. - Disse la madre.

- Cosa dovrei ricordarmi ? - Rispose Yoko.

- Che io preferisco di piu parlare di cio' che e successo
tra di noi, che non seguire una scatola inutile. Che poi a cosa
ci serve sapere che quel politico si fa le scarpe ? A me non
interessa.

- Ehmm... - Riflette' Yoko, che poi penso'. - " Pero' io un paio di
cartoni animati me li avrei visti volentieri. Pazienza. "

- Se ti serve la televisione, sta nel soggiorno. - Disse la madre,
ma Yoko scosse la testa poi disse. - Da molto che non sento
i vostri discorsi. Sono curiosa.

- A parte la nostra vicina che se ne va sempre in giro, non
c'e niente di speciale da raccontare. - Disse Reika.

- Io invece ho qualcosa da raccontare - Disse Katsujin.

- Cosa caro ? - Disse interessata la madre e Yoko
guardando il padre penso'. - " Sara' certamente la mia
amnesia. "

- La nostra Yoko a preso 85/100 all'ultimo compito di
storia.

- Brava Yoko, anche se mi aspettavo almeno un cento pieno.
Pero' mi fa piacere. - Disse Reika.

- Come fai a saperlo padre ? - Gli domando' Yoko.

- Eh.. Come ? Lo sai che e un professore. Quindi ha la
possibilita di vedere in anteprima i voti dei compiti in classe. - Le
rispose la madre.

- Ah, gia. Che sciocca. - Disse Yoko dandosi un colpetto sulla
fronte, poi penso'. - " Che figuraccia, colpa della mia
amnesia. " - Poi guardo' entrambi e disse. - Vado nella mia stanza
a farmi un sonnellino.

- Si, vai bambina mia. - Disse la madre e Yoko si alzo'
e disse. - Con permesso. - E se ne ando', mentre i genitori
si osservarono e dopo che Yoko chiuse la porta la madre
disse. - Ma e veramente solo stanca ?

- Si. Ne sono sicuro. - Disse un po' imbarazzato il padre.

Dopo che Yoko entro' nella sua stanza. Si sedette sul letto e penso'.

- " Anche se sono convinta al 70% non ho la certezza di
essere questa Yoko. Ma in realta'. Chi sono ? "

- In realta' sei Yoko, anche se quando hai usato i miei poteri
non hai mai detto chi eri. - Disse il drago rimanendo invisibile, e
poi penso'. - " Anche perche stranamente nessuna di queste
persone ti riconosce quando usi i miei poteri. Che abbiano la
sindrome di Sailor Moon© ? " - [ Ovvero. Che basta un semplice
cambio di abiti per non farti riconoscere dalla gente.
NDR. ] [Almeno Superman si toglieva anche gli
occhiali per differenziarsi. Ahahahahahaha. NDA.]

- Per forza. Devo tenere nascosta la mia indentita, o no ?

- Si, mi sembra ovvio. - Disse il drago, mentre Yoko si distese
e guardo' il soffitto mentre senza che se ne accorse gli abiti
ritornarono normali ovvero indossa l'uniforme scolastica. Ma
Sin non le disse niente.

Siamo nei pressi dell'entrata di un parco. Qui stanno, Aiko
che e un bambina sui 10 anni, capelli castani, occhi blu
chiaro, e era vestita con una gonna lunga rosa, maglietta
rosa chiaro con al centro il disegno di un cuore e sotto stava
la scritta in inglese con caratteri di colore rosso un po'
chiaro. "The Lovely Girl. " Scarpe con tacco basso nere.
Aveva a tracolla sul braccio destro una borsettina
completamente rossa, pero davanti aveva l'apertura
composta da una clip di metallo che rappresenta una
maga in versione miniaturizzata che impugna una
piccola bacchetta rosa, in cui l'estremita brillava al
riflesso della luce per via di un piccolo adesivo che
gli dava questo effetto speciale. E un bambino di nome
Naashi che e il suo compagno di classe, ha capelli biondo
scuro, occhi castani e indossava dei jeans con alla vita
una cintura marrone scuro, maglia blu scuro con al centro
il disegno di un robot e sopra una scritta in caratteri di metallo
in cui sta scritto. "Metal Robot Nansei X-203" Lui guardo' Aiko
e le disse.

- Hai il N..Nastro ? - Aiko apri' la borsetta e prese da dentro
il nastro e glielo mostro' al compagnio e quest'ultimo osservandolo
disse. - Possiamo andare alla casa ora. - E entrambi partirono in
direzione della casa di Yoko.

Intanto nella sua stanza. Yoko sta seduta sulla sedia della
scrivania mentre ammira le bambole, poi sopra pensiero
disse.

- E strano che li abbia messe sotto vetro. Pensavo che ci
giocavo con loro. - Mentre il drago apparve vicino
all'armadio.

- A quanto pare. Ehehehe. E veramente grave la tua
amnesia. - Disse Sin.

- Perche ?

- Non so se quando eri piu piccola facevi cosi, anche se non
credo per esperienza.

- "!?!?!" - Penso' Yoko. Poi si giro' e guardando il drago
disse. - Perche.. Per esperienza ?

- Da quando ho questa sfortuna di essere l'oggetto di ragazze, ho in
alcuni casi...

- Ho capito. E scusa se ti interrompo. - Disse Yoko e continuo'
guardando le bambole sotto vetro. - In alcune occasioni la tua
padrona aveva anche una sorella minore. E siccome tu potevi
essere visto solo da chi si impossesava della bacchetta, almeno
credo. Hai visto indisturbato le sorelle che giocavano con le bambole.

- Esattamente. Pero' tu hai una cosi gran cura di quelle bambole, che
per non rovinarle li hai messe sotto vetro. E non li usi piu da almeno
quattro mesi, ti accontentavi solo di guardarle. - Disse Sin.

- Come faccio adesso. - Disse Yoko che continuava ad ammirarle.

- Si. Pero' al suo posto hai giocato con i vari nastri.

- Vero. - Disse Yoko che apri' il cassetto, e guardo' l'interno e vide
che ne mancavano due e disse un po preoccupata. - Me ne mancano
due ? E dove lo perso l'altro nastro. - Quindi chiuse il cassetto e
si alzo' preoccupata e guardando il pavimento disse. - Ma dove sta ?

- Ehm.... Io forse ti posso aiutare. - Disse Sin.

- Veramente ? E sai dove' ?

- Si. C'e l'hai sulla testa. - Disse Sin, lei si tocco' la testa, e
appena senti il nastro si imbarazzo' poi disse. - Non so' cosa ho
per la testa.

- Forse sarebbe meglio che ti riposi. - Disse Sin, Yoko si guardo'
i vestiti e vedendo che aveva l'uniforme scolastica disse. - Forse
sarebbe meglio che mi tolgo prima l'uniforme. - Quindi ando'
all'armadio e prese una gonna verde chiaro e una maglia con
maniche corte bianca e li poggio sul letto. Poi mentre stava chiudendo
l'armadio lo guardo' meglio e disse. - E strano che non ho dei jeans.

- E tua madre. - Rispose Sin. - Non vuole che ti vesti da maschio.

- Idee antiche. - Disse Yoko poi prese i vestiti e stava per uscire
dalla stanza, ma si blocco' davanti alla porta poi guardo' Sin e
gli disse. - Senti Sin puoi sparire per un paio di minuti ?

- Certamente. - E spari', ma Yoko che per la seconda volta poggio'
i vestiti sul letto, cerco' da prima la bacchetta e la trovo' sotto la
sedia della scrivania, la prese e penso'. - " Non mi fido di Sin. " - E
la mise dentro il cassetto della scrivania. - Poi chiuse il cassetto e
guardo' la stanza mentre penso'. - " Se Tiger.... Mah... Lasciamo
perdere. " - Quindi decise di uscire lo stesso dalla stanza portandosi
dietro i vestiti e prima che usci' penso'. - " Non so perche, ma non
voglio cambiarmi qui. Mi sento spiata. " - E usci' dalla stanza.

Dopo 10 minuti Yoko entro' nella stanza indossando i vestiti che aveva
preso dall'armadio e aveva piegato sul braccio l'uniforme che mise
all'interno dell'armadio, poi si sedette sulla sedia e apri' il cassetto
della scrivania e tiro' fuori la bacchetta, in quel momento i vestiti
cambiarono divenendo la maglia rossa con al centro lo stemma
che rappresentava Sin. Gonna alla marinara nera e sul fianco destro
della gonna sta montato un braccio di gomma libero, ovvero
non teneva la bacchetta, visto che lei la teneva tra le mani.
Hai capelli era sparito il nastro nero e al suo posto sta una
frontiera rossa con sopra lo stesso disegno che ha sulla maglietta.
Indossa anche delle scarpe senza tacco nere e calzetti bianchi.
Notando il cambio d'abiti disse.

- Su Sin, fai ritornare i miei abiti.

- E va bene. Anche se.... - Disse Sin, mentre ritornarono i suoi
abiti.

- Anche se.. Cosa ? - Domando' curiosamente Yoko.

- Li indosserai quando stasera dobbiamo perlustrare la citta'.

- Che ? Io starsera dormo, anzi.... - E si distese sul letto e chiuse
gli occhi tentando di dormire, ma Sin disse. - Non credere che ti
sveglierai domani mattina. Ricorda che tu...

- Cosa io ? Ti sei dimenticato che soffro di amnesia ?

- E vero. Quindi ti devo spiegare.. - Disse Sin un po' pensieroso.

- Cosa mi devi spiegare ? - Disse Yoko tenendo gli occhi chiusi.
Ma in quel momento Yoko senti' il suono di un campanello e dopo
un po' senti aprire la porta, poi senti vociferare e dopo un
po' si chiuse la porta poi si senti il suono di passi che salivano
le scale e dietro la porta si senti la voce della madre che
disse. - Sono venuti a farti visita due tuoi compagni di scuola
Aiko e Masaderu.

- Scusa mamma. Ma sono troppo stanca. Awwwnnn...

- Lo gia detto. Mi hanno lasciata uno dei tuoi nastri che
ti era caduto a scuola.

- Ah !!! - Disse Yoko che si alzo' di scatto dal letto e apri la porta e
la madre le diete il nastro mentre disse. - Mi hanno detto che in
classe sono tutti preoccupati. E sperano che ti rimetta presto.

- Domani saro' in forma. Ma ora che mi viene in mente. Dovro' farmi
i compiti adesso.

- No. Yoko. - Disse il padre che sbuco' al fianco della
madre. E continuo' mentre la madre scese le scale. - Ti sei
dimenticata cosa a detto Horui ? Niente lavoro. Solo riposo.
Quindi ora sara' meglio che vai a dormire.

- A quest'ora ? - Domando' Yoko e si giro' per la stanza per
guardare un orologio che non c'era. E poi disse al
padre. - Ma non c'e un'orologio ?

- Ovviamente non puoi ricordarti che hai fatto tanti
capricci per non avere un'orologio nella tua stanza.

- " Scommetto per avere piu spazio per mettere i poster di Tiger.
Ma dovevo essere cosi ammalata per Tiger ? " - Penso' Yoko e
poi il padre disse. - Ti ricordi qualcosa ?

- No papa'. Ma ora scusami. Sono cosi a pezzi, che mi serve proprio
una bella dormita ristoratrice. - Quindi ando' verso il letto e si sdraio
sopra, e il padre disse. - Buon riposo. - E chiuse la porta, mentre
Yoko si alzo', poggio' sulla scrivania il nastro e poi si distese sul letto.

E dopo dieci minuti di dormiveglia, mentre Sin decise di non disturbarla.
Riusci' a dormire.

Nel prossimo episodio

Maria o Yoko si sveglia ritorvandosi nelle fogne abbigliata da maga/principessa. Ma era un sogno o sta sognando ora ? ^^;

Note

Yoko Momori© è un personaggio proveniente dal database
Fighting xx Girls. By P.L.S Corp. / Fantasy Team / Illusion Corp.
and Studio Mirai. Invece la storia e i personaggi secondari by Studio
Mirai 2001/2004.