A quanto pare sulla Terra c'e un nuovo e pericoloso nemico per Jun. Da prima ferisce la volpina Giada nei panni di Saiko. Poi rapisce Sakura e ne prende il suo posto, tutto questo solo per far cadere in trappola la regina. Una volta preso il posto della regina, ordina la partenza immediata dal pianeta verso una destinazione sconosciuta. Intanto la vera regina si fa una camminata verso l'abitazione di Alex. Lui da prima la scambia per il nemico e poi da un'idea intelligente a Jun. Alex riceve anche la visita di Giada che pensa che sia la F.E.A la vera responsabile di tutto ciò. Mentre la sosia ordina di mandare un Ka'shin a colpire la vera regina. Qualche giorno dopo Giada si ritrova in vacanza nel suo pianeta ed ha uno scambio di opinioni con i suoi genitori. Il tempo passa e ritorna la data del compleanno di Alex, mentre il Ka'shin attacca la regina e quest'ultima riesce a farlo ragionare, Alex riceve come regalo di compleanno un bacio da parte della sorella di Giada. ^^; Questa mossa improvvisa fa preoccupare sua sorella, mentre Jun...
Tempo dopo all'interno della tana di Giada più precisamente in questa stanza: I muri sono spogli e di pietra viva in cui c'e un'ingresso/uscita solo al centro del lato est. Anche il soffitto e il pavimento sono di pietra viva e all'interno del soffitto ci sono dei neon accesi che emanano della luce tenue di colore bianco. Mentre al centro della stanza c'e un lungo tavolo rettangolare con 8 posti a sedere formati da sedie di metallo argentato con rotelle alla base inferiore delle sedie. Due sedie erano messe uno di fronte all'altro e stanno sedute sia Giada che sua sorella. La volpe azzurra domandò con una leggera rabbia.- Mi dici cosa ti è saltato in mente ?
- E' colpa tua sorella che non mi hai detto che questi alieni sono carini.
- " Non penso che Alex sia carino. " - Pensò lei sorridendo con una lacrima dietro la nuca e continuò. - Prima insinui che lui fosse il mio ragazzo e dopo averti convinta del contrario, tu lo baci appena lo vedi ?
- Non dirmi che sei gelosa sorella. - Chiese lei guardandola astutamente.
- Per nulla, però mi hai delusa. Pensavo che la tua caccia era circoscritta ai nostri simili, mi ha stupito che in realtà per te non è cosi.
- Cosa posso farci se quell'alieno è cosi fortemente carino. - Disse lei pensandolo.
- Avevo ragione che non dovevo portarti con me. - Disse seria e continuò. - Domani prenderai il primo volo di ritorno sul nostro pianeta.
- Non è da te parlare in questo modo sorella. - Iniziò la volpe rossa che continuò con sguardo malizioso. - La verità è che hai paura che riesca a rubartelo.
- Ma.. Ma cosa dici ? Io non potrei mai stare con quell'alieno, il mio maschio dovrà essere della mia specie e non di una specie diversa come piace a te sorella.
- Dici cosi solo per nascondere la verità, vero ? - Domandò lei guardandola furbescamente.
- Di quale verità parli ? - Chiese Giada non capendola lei rispose. - La verità è che tu avevi già da tempo deciso di teneterlo solo per te, solo che io ho rovinato i tuoi piani prendendo l'iniziativa.
- Tu non stai ragionando, non capisci che quello è un'alieno ?
- E con questo ? - Chiese lei con curiosità e continuò guardandola con serietà. - Non dirmi che non ti piacerebbe vedere tua sorella che è riuscita ad acchiappare un alieno.
- Per nulla. Ricorda Ametista che noi non siamo come loro. E che l'aria di questo pianeta è nociva al nostro... - La volpe blu si fermò di colpo avendo una rivelazione. La sorella le chiese, sorpresa del suo mutismo improvviso. - Ti senti bene sorella ?
- Mai stata meglio. - Disse seria guardandola e continuò. - Sono stata una sciocca. Come ho potuto dimenticarmi il pianeta in cui ci troviamo ?
- Dai sorella, a volte capita dimenticarsi. - E sorrise furbescamente mentre continuò. - Anche se a te succede spesso.
- Di quello che vuoi, ma ho finalmente capito il motivo del tuo comportamento.
- Finalmente ti sei accorta che a me piace quell'alieno.
- Ti sbagli. E' stata l'aria di questo pianeta a decidere per te. Forse il filtro non funziona come si deve. - E si avvicinò con la sedia alla sorella, lei però si allontanò dicendo. - Io sto bene sorella. Nessuna sostanza strana mi è entrata in corpo. E ciò che ho fatto, l'ho fatto consapevolmente.
- Non credo Ametista, sono più propensa a credere che ci sia qualche difetto al tuo filtro.
- Se fosse vero, perchè a te non succede ?
- Perche io non ho bisogno dei filtri, il mio corpo è cosi asuefatto da quest'aria che non subisce danni. Ma tu sorella, e' la prima volta che vieni su questo pianeta, potresti risentire dell'aria di questo pianeta portandoti a compiere gesti che normalmente non faresti.
- Tipo baciare quell'alieno. - Disse lei guardandola con furbizia, Giada le rispose con serietà. - Anche. - E la sorella le disse. - Non sapevo che eri cosi sconvolta da dare la colpa addirittura all'aria di questo pianeta.
- Cara sorella, come te lo devo dire che io non sono sconvolta. - Disse seria e continuò. - Facciamo cosi, ora vieni con me e ti sottoponi a dei controlli. Se danno esito negativo mi scuserò e non sarò gelosa quando mostrerai ai nostri genitori quell'alieno.
- Ma se per caso ti inventi che c'e qualcosa ?
- Studierò il modo per eliminare la sostanza nociva. Ma certamente ti lascierò libera di fare ciò che vuoi su questo pianeta, pero dopo che inseriremo un nuovo filtro ad hoc.
- So che tu hai una certa responsabilità nei miei confronti, son sempre tua sorella minore, e ho deciso di darti ascolto. Ma ricorda, che se per caso..
- Non troveremo nulla ? Stai sicura che non mi preocuperò più e tu sarai libera di fare ciò che vorrai, anche di fidanzarti con quell'alieno.
- E' una promessa sorella ?
- Ma certamente sorella. - Disse seria Giada e continuò. - Io vado a informarmiquando potrò farti fare questi esami, tu intanto fatti un giro per la tanae se hai fame.
- Tranquilla, so cavarmela anche senza di te. - Rispose lei facendole l'occhiolino, Giada lasciò la stanza mentre Ametista disse guardandosi in giro. - Da dove inizio ?
E' scesa la sera di quel giorno e ci troviamo all'interno della stanza da letto di Alex, lui si trova dentro le coperte e osserva il soffitto mentre si immaginava ancora quella scena.
- " Chissà che le è preso per comportarsi in quella maniera. "
- Scusateci se non...
- Nessun problama, sono certo che non si ripeterà più. Non penso Giada sia stata contenta nel vedere il comportamento di sua sorella. Ora però non voglio più pensarci, a domani.
- Notte. - Disse la voce e lui si girò di lato mentre pensò. - " Che razza di compleanno che ho passato. " ^^;
A Mirai City spuntò il sole di un nuovo giorno. Vediamo Alex all'interno della stanza dentro il letto. La stanza è poco ammobiliata a parte un armadio a 4 ante dicolore beije al lato ovest e a poca distanza una finestra da cui entrava la luce del sole. Una scrivania di colore marrone scuro al centro del lato est e un letto singolo al centro del lato sud. Il pavimento è di mattonelle bianche anche il soffito e i muri sono dello stesso colore delle mattonelle. L'ingresso si trova all'angolo sud-est. Dentro al letto vediamo rigirarsi Alex che continuava a sognare. Improvvisamente quasi vicino al soffitto apparì Saiko che indossa una maglia con maniche corte giallina, blu jean's e scarpe con tacco medio nere oltre ad un paio di orecchini ad anello d'orati. Grazie alla gravità cadde sopra il povero Alex, mentre lei pensò leggermente imbarazzata.
- " Ma perchè devo svegliarlo in questo modo ? " - Quindi lo chiamò. - Alex svegliati.
- Auch.. Fammi ancora dormire Jun.
- Vi sbagliate io sono sua figlia. Su, svegliatevi. - Lui aprì leggermente gli occhi mentre lei scese dal letto. Alex disse. - Aawwnn. Non è da te svegliarmi in questo modo. - Si alzò di busto e disse guardandola con furbizia. - Scommetto che è stata tua madre a chiederti di svegliarmi.
- Avete ragione. - Disse seria e continuò. - Sapete, non voleva chiedervi un favore dopo ciò che è successo alla sede.
- Che strano comportamento da parte sua. - Disse lui mentre si alzò e continuò. - Sa benissimo che lei non centra nulla con la demolizione della sede.
- Si, ma non voleva vederti, non sò cosa le è preso. Ma da quando ha perso la sua astronave.
- Se vuoi la mia opinione Saiko, per me è tutta scena. Sono certo che ritornerà se stessa una volta che riuscira a prendere e sconfiggere quell'hajinkoriano che l'ha giocata.
- Sono della vostra stessa opinione. - Disse seria e continuò divertita - Ora credo che vorreste sapere il motivo percui vi ho svegliato.
- Mi sembra il minimo. Ma prima vorrei fare colazione se non ti dispiace. - Le domandò. - Mi fate compagnia ?
- Perchè no, ho un certo languorino. - Rispose e entrambi lasciarono la stanza. Ma dopo che la stanza fu vuota, si sentì improvvisamente una musichina che spezzo il silenzio che si era creato ma smise dopo mezzo minuto.
All'interno della stanza da letto nella tana di Giada, vediamo la volpina seduta al lato destro del letto mentre al suo fianco si vide dormire la sorella vista di spalle con dietro al collo dei microscopici buchi. Giada indossa una camicetta con maniche corte beije, blu jean's e scarpe da ginnastica bianche. Nella zampa destra aveva una piccola sfera rosa in cui dalla sommità veniva proiettato uno schermo olografico e al centro si vide la scritta: \ fine chiamata. / Lei pensò nel notare la non risposta. - " Che stia ancora dormendo ? " - Poi guardò la sorella e pensò. - " Speriamo chemi stia sbagliando. " - Uscì dalla stanza cercando di non far rumore per non svegliarla.
Alex e Saiko si trovano davanti ad un bar in cui ingresso è composto da una porta da doppia anta scorrevole di vetro trasparente, non hanno maniglie. Lui indossa una maglia con maniche lunghe bianca, jean's neri e stivaletti blu scuro. Lui le domandò.
- Va bene qui ?
- Anche i bar precedenti andavano bene.
- Ci ero già andato e volevo cambiare. - E chiese. - Mi segui ?
- Certamente. Ma non penso che nel bar potremmo parlare del probelma che affligge mia madre.
- Tranquilla, ho scelto questo bar apposta. - Disse lui mentre entrò.
- " E cosa avrebbe di speciale questo bar. " - Pensò stupita e entrò con curiosità.
L'interno del bar è in questo modo: Un locale rettangolare con il lato lungo a ovest composto da un lungo bancone di colore rosso chiaro con sette sedie molto alte che occupavano tutta la lunghezza del bancone, ovviamente ogni sedia è ben distanziata. Il lato lungo a est è composto solo da una serie di finestre da cui entrava la luce di quel giorno. Il pavimento e il soffitto sono bianchi e all'interno del soffitto sono sparpagliati dei faretti ovviamente spenti. Il lato nord c'era l'ingresso del locale in fonto al locale al lato sud c'erano un paio di panchiko accesi e solo uno era usato da un ragazzo visto di spalle sulla ventina, capelli corti marrone chiaro, indossa una maglia blu, jean's blu leggermente sbiaditi, e scarpe senza tacco nere. Non c'erano altri posti a sedere oltre a quelli davanti al bancone. Il bello è chedue posti a sedere erano occupati da Jun e il suo Ka'shin. Jun indossa una maglia con maniche lunghe blu scuro, jean's neri, e scarpe senza tacco bianche. Il Ka'shinindossa una camicetta bianca con cravatta blu, pantaloni blu e scarpe con tacco basso marrone scuro. La figlia si stupì nel vedere sua madre in quel bar. Tantè che superò di corsa Alex e le disse.
- Che ci fai qui mamma !!!
- Saiko !? Come facevi a sapere... - Guardando l'arrivo di Alex disse. - Se sapevo che tu venivi qui a fare colazione, non mandavo mia figlia a svegliarti.
- Ma se non era per tua figlia, Jun. Io stavo ancora dormendo. - Disse serio e chiese al barista che in quel momento apparì da sotto il bancone, lui è un ragazzo sui 24 anni, capelli lunghi neri, occhi giallini, indossa una maglia con maniche corte blu chiaro, jean's. Porta anche un paio di occhiali da vista con montatura argentata. - Cappuccino e briosce. - E guardando Saiko chiese.
- Cosa prendi ?
- Vi faccio compagnia. - Rispose e lui disse al ragazzo. - Allora due.
- Ok. - Rispose lui mentre Alex domandò a Jun. - Di cosa volevi parlarmi ?
- Per caso hai un'astronave che ti avanza ? Vorrei tanto raggiungere quell'hajinkoriano prima che faccia danni molto seri.
- Veramente non sò se c'è un'astronave, ma ricordo che all'epoca avevi messoqualcosa sulla luna o mi sbaglio ?
- E vero !! - Disse lei ricordandosi, poi gli chiese con sospetto. - E tu come fai a saperlo ?
- Ho tirato a indovinare. Ma certamente mi sembrava strano che stavate ancoralavorando sulla luna in quando sia la sede che l'ufficio erano terminati da un bel pezzo.
- Sapevo che non ti sfuggiva questo particolare. Ora che mi ricordo, avevo messo quell'astronave nel caso che gli Hajinkoriani erano riusciti a conquistare il pianeta. Ma li ho troppo sopravalutati.
- Tranne ora che quell'hajinkoriano ha rubato la tua nave. - Rispose lui guardandola con furbizia.
- Giusto. - E si chiese, mentre Alex e Saiko ricevetterò i cappuccini. - Ma come farò a raggiungere quel satellite, se non erro ci eravamo dimenticati di collegarlo tramite teletrasporto.
- Non lo so Jun, ma se non erro c'e ancora il teletrasporto nel call centrer o è stato distrutto ?
- Adesso sei tu smemorato Alex. Quel teletrasporto serviva solo da collegamento tra la sede è l'ufficio sulla luna, mentre il collegamento con questo pianeta era solotramite un ascensore che è stato distrutto durante la lotta in cui abbiamo perso anche la sede orbitante.
- Uhm.. Capisco. Beh l'unica cosa che mi viene in mente è prendere una navetta per il trasporto civile e appena passerà accanto alla luna, teletrasportarsi direttamente sul satellite.
- Quindi mi consigli di prendere un paio di biglietti per una destinazione che sfiori la luna e poi teletrasportarmi su di essa per recuperare l'astronave ?
- Si.
- Non sarebbe una cattiva idea madre. - Disse la figlia pensierosa. E sua madre disse al terrestre. - Mi hai convinta, farò ciò che dici. Vedrai che ti riparerò la sede una volta che questa storia sarà finita.
- Grazie del pensiero Alexia. Ma prima pensa ad acchiappare quello che ti ha rubato l'identita e poi potrai aiutarmi a mettere in piedi la sede ok.
- E' una promessa Alex. - Rispose lei che lasciò la colazione poi prese la mano del Ka'shin e si teletrasportarono via. Dopo la scomparsa della madre, lei disse ad Alex. - Ditemi la verita, voi non eravate sicuro che la mamma avesse fatto quel lavoro.
- Hai ragione, ho provato ad indovinare. Sai, conoscendo tua madre da un bel pò di tempo si riesce a preverdere i suoi pensieri e quindi...
- Perciò tutto ciò che avevi detto.
- Si, l'ho inventato sul momento non sapevo proprio che lei avesse veramente creato uno spazioporto sulla luna. - Disse lui sorridendo imbarazzato e continuò a fare la colazione.
La giornata nella città passò senza altri avvenimenti particolari se escludiamo vedere Alex che contempla le rovine della sede senza sapere come riuscire aricostruirla senza l'aiuto dell'aldebariana visti i suoi scarsi fondi monetari. Tantè che disse.
- Questo sabotaggio non lo dovevano fare. Ora come riuscirò a chiedere ad Hinaki di partecipare a quella storia ? E anche se l'accetterebbe, non sò se sarò capace di darle il giusto compenso monetario, senza contare che non ho un posto dove far assemblare le idee, sarà costretta a scrivere da casa. - In lontananza si vide arrivare un'auto sportiva familiare per Alex, l'auto parcheggiò proprio sotto le rovine e da essa uscì Kai Hinaki che indossa una maglia con maniche corte rosa, jean's bianchi e scarpe con tacco nere, orecchini ad anello d'orati. Lei si avvicinò con passo veloce, lui si stupì nel vedere il suo sguardo deciso tantè che disse. - Ti assicuro che non è colpa mia se non ho ancora aggiustato la sede.
- Non sono venuta per la sede ma per te.
- Per me ? - Domandò lui piuttosto stupito.
- Esattamente, non mi avevi detto che volevi inziare quella serie, allora ? Quando vorrai dare il via ?
- Non credo che potrò darlo, non penso che riuscirò a rimettere in piedi la sede.
- Sei cosi ucciso economicamente ? - Domandò piuttosto stupita.
- Si. Ho qualche risparmio, ma non cosi tanto da poter mettere in piedi la sede.
- Insomma, che hai deciso di fare ?
- Che altro posso fare ? Per adesso puoi prenderti una meritata vacanza, poi si vedrà.
- Quindi non ti darà fastidio se vado a lavorare per la FEA.
- La FEA ? Non dirmi che ti hanno contattata ?
- Si, ieri ho avuto un colloquio con loro. E vogliono che scrivi una storia che non faccia rimpiangere Lai.
- Non dirmi che vorrai scrivere la sua continua.
- Assolutamente no. - Disse seria e lui chiese. - Ma se devi lavorare per loro, perchè volevi sapere della partenza di quella storia ?
- Solo per essere sicura che non partivi, ti conosco abbastanza che so che senza la tua sede difficilmente pensi a dei progetti per nuove storie.
- Si, in effetti questa situazione mi sta demoralizzando. Ma non preoccuparti, segui pure la tua strada, ma spero che quando la sede sarà di nuovo operativa, vorrai aiutarmi a scrivere questa nuova storia.
- Certamente Alex. Ora se non ti dispiace, devo preparare alcune bozze per la FEA. - Quindi lo salutò allontanandosi e lui ricambiò dicendo. - Mi raccomando, crea delle belle storie.
- Stai sicuro che farò del mio meglio. - Quindi entrò in auto e partì verso casa sua mentre lui decise di andarsene, ma sentì dietro di lui in lontananza la voce familiare di Giada, lui si voltò e vedendola arrivare di corsa si preoccupò pensando. - " Che sia successo qualcosa alla sorella ? " - E continuò impaurito. - " Non è che con quel bacio le ho passato qualche batterio nocivo per il suo corpo ? " - Quindi corse verso di lei e appena la raggiunse disse preoccupato. - Come sta tua sorella ?
- Più che bene, ma voi, ho tentato di chiamarvi questa mattina ma non rispondevate.
- Lo sò che ho lasciato a casa il cellulare ma ho avuto un brusco risveglio.
- Incubi ?
- Diciamo che avevo mangiato pesante ieri e questa mattina mi son svegliato con un peso sullo stomaco.
- E ora state bene ?
- Si si, sto benissimo. Ma dimmi, perchè sei corsa cosi se tua sorella sta bene ?
- Ecco... - Disse lei imbarazzata, non capiva perchè lo avesse raggiunto di corsae disse. - Non lo so. Ma tornando a mia sorella, ho i risultati delle analisi e il filtro ha funzionato a meraviglia.
- Quindi non era una reazione allergica riguardante l'atmosfera terrestre.
- A quanto pare no, ha fatto tutto di testa sua però se volete perdonarla.
Non penso che lo farà di nuovo.
- Ne sei sicura Giada ? Se mi confermi che quel bacio non è la conseguenza dell'effetto dell'aria su di lei, ho paura che ritenterà di nuovo di baciarmi, per non dire peggio.
- E voi.. Vorreste che mia sorella..
- Ma come ti salta in mente Giada ? - Domandò lui sorpreso e continuò alzando la voce. - Sai benissimo che siamo geneticamente incompatibili, quindi tua sorella dovrà mettersi il cuore in pace e trovarsi un suo simile. A proposito di simili, quando ti deciderai a trovarti un bel ragazzo ?
- Perchè ? Vorreste essere voi il mio ragazzo ? - Disse lei guardandolo furbescamente.
- Il discorso di prima vale anche per te Giada. - Disse serio.
- Se è cosi, perchè allora siete uscito fuori con il discorso di mia madre ? Dite la verità, mi tenete nascosto qualcosa.
- Non voglio mentirti Giada come non l'ho fatto con gli altri, ma penso che dovrai ritornare a casa.
- Motivo ?
- Finanziariamente non sono messo cosi bene.
- Quindi voi volete che vi abbandoni ?
- Tranquilla Giada, tutti gli altri mi hanno già abbandonato.
- E quando è successo ?
- Dopo il crollo ho spedito delle mail a tutti mettendoli al corrente di tutto anche della mia situazione e consigliandoli di trovare altri datori, almeno finchè non mi risollevi.
- Quindi lo Studio Mirai chiuderà per sempre ?
- Forse no, ma ora come ora ho bisogno di stare da solo per risolvere questo problema.
- E cosa potete fare da solo ?
- Aspettare.
- In questo caso aspetterò anch'io con voi. - E lui le rispose. - Non puoi. - E lei chiese con curiosità. - Perchè non posso ?
- Perchè sono certo che lo strano comportamento di tua sorella ti ha lasciato ancora qualche dubbio che gli esami fatti non ti leva. Quindi stavi decidendo di partire sul tuo pianeta per fare esami più approfonditi.
- Non l'ho mai pensato, anche perchè sono certa che qui gli esami siano accurati come quelli del mio pianeta.
- Scusa Giada, ma non capisco una cosa. Come fuzionano gli esami ad un filtro ?
- Semplice, si prende l'aria del pianeta e si vede se filtra o meno gli stessi elementi percui e stato progettato.
- Ok, ma facciamo finta che nell'aria ci siano nuove sostanzè che però non da effetti sui abitanti di questo pianeta ?
- In questo caso dovrei subirli io. - Disse lei seria.
- Non credo. Vivi su questo pianeta da anni, senza contare che da un bel pò che non utilizzi filtri, quindi per certi versi anche tu sei una terrestre, ma non tua sorella. Ti chiedo, come può il filtro scartare una sostanza che ad esempio è apparsa qualche giorno prima dell'arrivo di tua sorella ?
- Vi rispondo dicendovi che i filtri vengono sempre aggiornati proprio per evitare questa situazione. E il filtro che aveva mia sorella è aggiornato al mese scorso.
- Ah, ok. Si vede che non sono bravo a pensare seriamente. - Rispose sorridendo imbarazzato.
- " Di nuovo quella maschera. Ma perchè vi ostinate ad usarla sempre ? " - Pensò la volpina leggermente indispettita e lui disse. - Ah, avevi ragione sul conto di Hinaki. [Rif. Episodio 06. NDR.]
- Davvero ? - Domandò stupita.
- Si. Ora scusami, devo salutarti, porta i miei saluti anche a tua sorella. - Quindi se ne andò mentre Giada pensò. - " Di certo non ha ragione. Però mi ha messo questo dubbio. " - Scosse la testa per allontanare quel pensiero e disse. - Pensiamo a portare i saluti di Alex a mia sorella. - Quindi se ne andò verso la sua tana.
Ci troviamo sulla superficie della luna e qui vediamo sia Jun e il Ka'shin nei pressi di un cratere del satellite.
- [ Dove è nascosta la vostra nave ? ]
- [ Questo è il punto di partenza, almeno per quel che mi ricordo, se non erro e dopo quel cratere laggiu. ] - E indicò un paio di crateri avanti a loro quindi si fecerò una passeggiata lunare, anche se Jun non pensava altro che a quel hajinkoriano.
Continua... (By Studio Mirai.)
Inizio episodio alle 19:15 del 23/10/2008
Fermato alle 21:45 del 23/10/2008
Ripreso alle 01:12 de 24/10/2008
Fine episodio alle 2:05 del 24/10/2008
Inizio correzione e adattamento alle 15:45 del 05/03/2009
Fine correzione e adattamento alle 17:57 del 05/03/2009
Jun finalmente darà la caccia alla sosia, mentre la volpina approfitterà della situazione per scroccare un passaggio. ^^;