Alex invita quattro ospiti, ma solo tre di loro saranno i futuri difensori del pianeta. Dopo essersi allenati virtualmente, finalmente hanno l'occasione di sfruttare i loro allenamenti anche se Tullius ne esce malconcio dalla battaglia invece Una è piuttosto contenta. Ma il risultato della loro prima missione è avere l'Hajinkoriana Yera come quarto pilota, decisione presa da quel matto di Alex. Ma le cose strane non finiscono qui, perchè subito dopo, Jun tenta di raggiungere la sede orbitante, ma stranamente precipita sulla luna. Al suo risveglio, pensa che Alex sia suo marito. Questo fa si che lei diventi gelosa di tutte le " Ragazze. " che gli girano intorno. Tantè che attacca prima la tigre con i denti a sciabola e poi Yera, ma fortunatamente ritorna in se e tenta in tutti i modi di guarire la tigressa. Come se non bastasse gli hajinkoriani lanciano un'altro attacco, ma come previsto da Jun l'attacco fu respinto però, una capsula partì dall'astronave prima della sua distruzione, andando verso la Terra. Ma per ordine di Giada, viene inseguita dalle astronavi. Una volta raggiunta, la capsula si trasforma in robot, ma anche le astronavi si uniscono trasformandosi in un troll robotizzato. La battaglia successiva vede vincitori i 5 piloti. Percui decidono di festeggiare la loro prima vittoria. Il tempo passa fino al compleanno di Alex in cui il festeggiato è preoccupato dell'eventualità che la sede venga conquistata dai nemici mentre Una ha un incubo. Per questo va da sola alla carica dei nemici, ma viene tratta in salvo dai altri piloti dopo una violenta battaglia che vincono grazie anche ad una nuova arrivata. Tempo dopo...
Avviso: Il testo tra [] è Alermariano. Tradotto dalla solita Traduction Team©. ^_^
Sono passati alcuni giorni da quella sortita di Una, che fortunatamente non ha messo in pericolo nessuno. A parte i nemici. ^^;
Vediamo una doppia anta di vetro oscurato aprirsi davanti a noi,e qui a figura intera vediamo Giada che indossa una maglia con maniche lunghe rossa, blu jean's e scarpe con tacco basso, un paio di orecchini a clip a forma di cubo nero. Lei trasporta un paio di valigie. Poggiò le valigie per terra dicendo mentre osserva il cielo - [ Finalmente a casa. ] - Il cielo che si trova sgombro da nuvole, è pero' affollato di veicoli volanti, il luogo è quasi simile ad una città con due particolari, la prima è che gli abitanti sono animali come Giada, secondo la città è in realtà composta da tante piccole isole con il mare semi profondo al posto della strada. In effetti al termine della stradina che collega l'aeroporto con il mare c'e un molo con varie barche taxi ad attendere i passeggeri. Lei prese i due bagagli e si incamminò verso le barche pensando. - " Spero solo che mi riconoscano. Non voglio pagare 3 volte tanto il prezzo base. "
Speranza vana, perchè i tassisti che interpellava, oltre ad essere tutti animali antropomorfi di varie specie, erano anche ciechi tantè che scambiarono Giada per una turista piuttosto ricca e i prezzi volavano alle stelle. Fortunatamente qualcuno la riconobbe ma non solo, anche lei lo riconobbe pensando.
- " Sei la mia salvezza Niro. " - Il pilota della barca taxi è un giovaneGeco con pelle verde chiara, interno bianco, occhi marone chiaro. Indossa una maglia con maniche corte bianca, pantaloni verde scuro, non indossa scarpe. Lui le prese i bagagli dicendo. - [ Allora Giada, sei venuta per una vacanza o per rimanere per sempre ? ]
- [ Solo per una vacanza di pochi Giò. ]
- [ Se fossi in te Giada, non ritornerei. ] - Disse serio il tassista.
- [ Perche' ? ] - Chiese lei con curiosità mentre sali in barca. Niro mise in moto e la barca partì. - [ Ti devo lasciare a casa dei tuoi, giusto ? ] - Domandò lui.
- [ Si. Ma spiegami, perchè devo rimanere qui ? ]
- [ Non lo sai ? ] - Domandò lui stupito. - [ Ma credevo che sapessi cosa bolle in pentola in quella remota regione dell'universo. ]
- [ Mi spiace Niro. Ma non ti sto capendo, vuoi spiegarti meglio ? ]
- [ Sembra che gli Hajinkoriani vogliano sferrare un attacco in grande stile contro di loro. ]
- [ E come pensi che facciano ? Non dovrebbero... ]
- [ La cinta dei nostri pianeti è inefficcace, loro sono riusciti a superarla. ]
- [ E come ? Forse c'e una talpa all'interno.. ] - Disse lei sorpresa dalla notizia.
- [ No, nessua talpa. Diciamo che riescono a fare un balzo da casa loro fino a quella sperduta zona. ]
- " Non pensavo che gli Hajinkoriani avesserò raggiunto quella tecnologia. "
- [ Secondo alcune indiscrezioni, sembra che dietro di loro ci siano gli Aldebariani. ]
- [ No, Niro. Sarà certamente uno scherzo. Non può essere che i due nemici collaborino tra loro. ]
- [ Cosi si dice, se poi è vero, non lo so. ]
- [ Si, capisco. " Però è strano " ] - Penso' infine mentre la barca si fermò davanti ad un isolotto con in cima un gruppo di case. Niro disse. - [ Siamo arrivati. ]
- [ Grazie Niro. Quanto ti devo ? ]
- [ Mi basta averti rivista. ]
- [ Ehm.. Grazie... ] - Disse lei leggermente imbarazzata, Niro dopo esser sceso dalla barca, prese le sue valigie e li portò a destinazione, lei pensò mentre lo seguiva. - " So che ti sono simpatica, ma spero che non sei innamorato di me, perche' io non ti vorrei proprio. " - E disse a bassa voce. - [ Preferirei avere uno della mia specie al mio fianco. ]
- [ Hai detto qualcosa Giada ? ]
- [ Ehm.. No, niente. ] - Rispose lei sorridendo imbarazzata. La sua destinazione è un'abitazione composta da due piani ed è piuttosto ampia. Niro poggiò davanti alla porta le due valigie e suonò il campanello, quindi ritornò verso la barca è incrociando Giada ancora pensierosa le disse. - [ Spero che ti godrai questa vacanza. ]
- Eh.. Ah si. Ti ringrazio. - Rispose lei svegliandosi. Poi si avvicinò alla porta e attese. La porta si aprì subito dopo e davanti a lei si vide un'altra volpe femminile, con pelo rosso, capelli lunghi castani, occhi neri, punta della coda bianca. Indossa una maglia con maniche corte gialla, jean's e scarpe con tacco marrone oltre ad un paio di orecchini ad anello bianchi. Lei disse felicemente.
- [ Ben tornata sorella. Comè andato il viaggio ? ]
- [ Più che bene Ametista. Ti trovo veramente bene. ]
- [ Ti ringrazio Giada. Ma prima che ti faccia entrare, dimmi. Sei ancora convinta di quella idea ? ]
- [ Piu' che mai convinta. Sò che sto sbagliando, se osservo i nostri genitori però.. ] - Rispose lei abbassando lo sguardo.
- [ Ti auguro sorella che un giorno lo trovi. Come io ho trovato il mio. ] - Disse infine sorridendo divertita.
- [ Davvero ? Hai deciso di tenerti Vanis ? ] - Disse lei sorpresa dalla notizia.
- [ No, non lo conosci Giada. Vanis lo lasciato tempo fà. Ma dopo poco tempo, mentre tu ti trovavi su quel lontano pianeta, io mi son innamorata di questo ragazzo. ]
- [ Perchè non Vanis ? ] - Domandò lei incredula. - [ Sembrava cosi.. ]
- [ Appunto sembrava, finchè non lo pizzicato con una della sua specie. ] - Disse infine leggermente arrabbiata.
- [ Si, capisco.. ] - Disse lei pensierosa. E chiese con curiosità. - [ Allora, chi hai scelto stavolta. ]
- [ Non stavolta sorella. E' definitivo, lo presenterò questa sera. Ma ti ho fatta attendere troppo. ] - Disse sorridendo imbarazzata, mentre la fece passare disse. - [ Perchè non mi parli di te, mentre andiamo nella nostra cameretta ? ]
- [ Ne ho di cose da raccontare sorella. ] - Rispose lei che fu aiutata da sua sorella a portare all'interno le valigie.
La camera delle due volpine le rispecchia totalmente. Soprammobili a forma di tane, o di piccole volpi. Siluette di code come tapezzeria. Solo le luci e i letti sono normali. Le luci si trovano all'interno del soffitto, mentre i due letti singoli sono affiancati con mezzo metro di spazio tra loro. Il letto di sinistra ha la coperta con disegnate delle fiamme, invece il letto di destra ha le coperte con disegnati sopra delle onde. Giada e Ametista poggiaronò le valigie sopra il letto di destra, mentre Giada si sedette al loro fianco, la sorella si distesse sul letto a sinistra e disse guardandola. - [ Come vedi, non è cambiato nulla. ]
- [ Quasi nulla Ametista. Ti sei presa il mio posto. ] - Disse Giada guardadola furbescamente.
- [ Ah, lo hai notato.. ] - Rispose sua sorella sorridendo imbarazzata.
- [ Non sono vecchia abbastanza. ] - Rispose incavolata.
- [ Non è colpa mia, se tu hai dovuto lavorare fuori dalla tua città. ] - Disse Ametista facendole linguaccia.
- [ Credevo che fossi cambiata con l'eta, ma vedo che mi son sbagliata. ]
- [ Lasciamo perdere questo discorso sorella, e dimmi. Che cosè successo su quel pianeta ? ]
- [ Nulla, che tu non sai già. Ti ho detto tutto quella volta che son venuta accompagnata dal nonno. ]
- [ Mi ricordo benissimo, ma è passato molto tempo dev'essere successo qualcosa di nuovo durante la tua assenza. ]
- [ Assolutamente nulla sorella. ] - Disse seria Giada.
- [ Quindi mi tranquillizzi, non sei coinvolta con quella guerra, giusto ? ]
- [ Quale guerra ? Di cosa stai parlando ? ] - Chiese lei non capendo quelle parole. Sentendo ciò, sua sorella Ametista le raccontò delle dicerie al riguardo della incombente guerra tra gli Hajinkoriani e gli abitanti di quel pianeta lontano. Giada rimase stupita da ciò che sentiva, dovette rassicurare sua sorella che non c'era nulla di vero in tutto ciò. Anche se la stessa Giada iniziò a dubitarne pensando hai ultimi avenimenti. Infine sua sorella le disse. - [ Le tue parole mi hanno tolto un bel peso. Spero solo che non mi hai mentito. ]
- [ E perchè mai ti dovrei mentire ? ] - Domandò lei con serietà.Ametista la guardò con decisione mentre disse. - [ Sai benissimo che nostro padre.... ]
- [ Non mi farebbe fare il viaggio di ritorno se fosse veramente una zona pericolosa. ]
- [ Ci puoi scomettere il tuo pelo figlia mia. ] - Disse suo padre che entrò improvvisamente nella stanza spalancando la porta. Lui è un tasso con pelo castano e bianco, occhi neri, coda marrone scuro. Indossa una camicia bianca con cravatta blu, pantaloni marrone scuro. Sul muso porta dei occhiali, non indossa scarpe. Giada lo guardò leggermente incavolata dicendo. - [ Da quanto in qua non si bussa ? ] - Sua sorella si alzò dal suo letto e si sedette al fianco di Giada e le disse all'orecchio. - [ Non ci far caso è una sua ultima mania. ]
- " Addiritura. " - Pensò lei avendo una lacrima dietro l'orecchio destro mentre suo padre le chiese. - [ Allora figlia mia, cosa mi dici ? Siamo certi che non correrai nessun rischio ? ]
- [ Certamente !! E poi so badare a me stessa, non sono più una cucciola. ]
- [ Lo sappiamo, ma spero che non sopravvaluti le tue capacità. Non voglio che muori prima di me. ] - Rispose arrabbiato.
- [ Ma non ci penso nemmeno !!! ] - Disse lei leggermente arrabbiata. E pensò imbarazzata. - " Ma che domande fai papà. "
- [ E la mamma ? ] - Chiese Ametista.
- [ Buona idea Ametista, perchè non l'aiuti ? Dobbiamo festeggiare il ritorno di tua sorella. ]
- [ Vado di corsa. ] - Rispose lei che uscì dalla stanza, suo padre si sedette sul letto di Ametista e accarezzandolo disse a Giada. - [ Perdonala se ti ha tolto il tuo letto preferito. ]
- [ Sono grande e queste cose non mi toccano più. ]
- [ Grazie, per averlo confermato tu stessa. ]
- [ Cosa ho confermato ? ] - Chiese lei non capendo.
- [ Tu stessa hai detto che sei grande, quindi perche' non inizi ha trovartiun bel ragazzo ? ]
- [ E questo, cosa centra con il letto ? ] - Domandò lei non capendo l'analogia.
- [ Nulla, ma devi ammettere che non puoi continuare cosi. Daccordo il lavoro, ma dovresti anche pensare a mettere su una bella cucciolata. ]
- [ Se lo faccio, chi mi darà il tempo per lavorare ? Senza contare che non ho ancora trovato il tipo giusto. ]
- [ Povero ragazzo. Che deve fare per farsi notare ? ] - Disse infine suo padre scuotendo leggermente il muso.
- [ Di che ragazzo parli ? ] - Chiese lei con curiosità.
- [ Di Niro, di chi altri ? ] - Disse lui sorpreso dalla domanda.
- [ Niro ? Ma lui non è il mio tipo. Ma poi, cosa ne sai tu di Niro ? ]
- [ C'e lo ha riferito tua sorella. Ha sentito alcune voci. ]
- [ Anche se le voci dicesserò il vero, io non potrei mai stare con lui. ] - Disse lei seriamente.
- [ Perchè ? ] - Chiese lui poi disse intuendo. - [ Non trovarmi la scusa.. ]
- [ Per me non è una scusa. ] - Disse seria e continuò con convinzione. - [ Io non mi mettero' mai insieme ad uno che non sia della mia stessa razza. ]
- [ Tua sorella è entusiasta del suo ragazzo, perchè tu non lo accetti ? Ti dico che ringrazio ogni giorno tua madre per avermi scelto. ]
- [ Perchè le hai fatto pena. ] - Disse con rabbia.
- [ Assolutamente no cucciola mia. ] - Disse una voce femminile, Giada notò l'ingresso di sua madre, una volpe con pelo rosso con capelli neri, occhi blu e punta della coda bianca. Indossa un maglione beije, gonna media blu, pantofole nere. Alle orecchie indossa un paio di orecchini con chiusura a clip argentata, con una catenina a 5 anelli dello stesso materiale e una pietra rotonda rossa all'estremità finale. Suamadre continuo'. - [ Io ho scelto tuo padre perchè ne ero e sono ancora innamorata di lui. Perche' tu non puoi fare la mia stessa scelta ? ]
- [ Perchè siamo diverse ? Io non ho mai capito la tua decisione di avere al tuo fianco papà. Certamente mia sorella è una sciocca a proseguire sulla vostra idea. Io certamente non vi seguirò, anzi se mai ci sarà un ragazzo per me. Sarà solamente della mia stessa razza. ] - In quel momento entro' sua sorella con sguardo deciso che le disse. - [ Dimmi la verità Giada, mi consideri una stupida ? ]
- [ Mi dispiace Ametista. Non volevo offenderti... Ma cerca di capirmi, trovarsi un ragazzo "diverso" e qualcosa di strano. Non dovrebbe essere permesso. ]
- [ Sei in errore Giada. ] - Disse seriamente sua madre e continuò dolcemente. - [ La diversità non è una colpa, anzi, è un pregio. Trovare un ragazzo diverso della propria razza è qualcosa di unico, ti fà riscoprire il tuo pianeta sotto un'altro punto di vista. ]
- [ Può darsi mamma. Ma almeno non mi spaventerei ogni volta che mi svegli. ]
- [ Si. ] - Sorrise leggermente. - [ Alcune razze non sono propriamente presentabili.] - E disse seria. - [ Ma ce ne sono molte altre.... ]
- [ Ma non quella di Niro !! Tremo al solo pensiero.. ] - Disse lei terrorrizzata al pensiero.
- [ Allora.. Sotto sotto, quel ragazzo non ti lascia indifferente. ] - Disse suo padre con sguardo furbo.
- [ Ti dirò la verità papà. Me lo terrei ben stretto se non fosse per la sua razza. ]
- [ Ma forse con il tempo, riuscirai a superare questa paura. ] - Disse sua madre speranzosa. E le propose. - [ Perchè non tenti di conoscerlo meglio ? ]
- [ No. Sono venuta qui per una vacanza non per trovare un ragazzo o di fidanzarmi con Niro. ] - Rispose convinta Giada.
- [ E' chi ha parlato di fidanzamento ? ] - Rispose suo padre e chiese. - [ Quanto tempo pensi di rimanere. ]
- [ Un paio di Giò, perchè ? ] - [Un Giò equivale a 48 ore terrestri ossia 2 giorni. NDR.]
- [ Bene, allora lo inviterò a pranzo da noi. ] - Rispose suo padre.
- [ Chi ? ] - Domandò lei non capendo.
- [ Che domanda sciocca figliola. E ovvio, Niro, chi altri ? ] - Rispose contento. E mentre entrambi i suoi genitori uscirono dalla stanza. Sua sorella Ametista chiuse la porta dicendo con una leggera rabbia. - [ Sorella, che ne pensi di regolare la faccenda a modo nostro ? ]
- [ Perdonami se ti ho offesa. Ma cerca di capirmi. ]
- [ Le offese su di me li posso accettare. ] - Poi gridò. - [ MA DICENDOCHE UN RAGAZZO DIVERSO NON DOVREBBE NEMMENO ESISTERE,OFFENDI IL MIO AMORE !! ] - E guardandola con rabbia accesa disse. - [ E sai benissimo che questo non lo sopporto. ]
- [Si si... Su, vediamo quanto tempo ci metto a sconfiggerti sorella. ] - Rispose lei seriamente.
- [ Sarai tu questa volta a cadere Giada. ] - Rispose Ametista piuttosto incavolata. Mentre dietro di lei crebbe un falò con fiamme molto alte.
Inizio Storia alle 23:45 del 23/11/2006
Fermato alle 00:18 del 24/11/2006
Ripreso alle 23:16 del 25/11/2006
Fine della storia alle 00:08 del 26/11/2006
Inizio correzione alle 15:10 del 20/12/2006
Fermato alle 15:50 del 20/12/2006
Continuato alle 17:30 del 20/12/2006
Fine correzione alle 18:06 del 20/12/2006
Mentre Giada prosegue la sua vacanza, lontana dalla sede e dai suoi problemi. Nella sudetta sede...
Una storia riguardante la famiglia di Giada Mirai tra cui spicca sua sorella Ametista. ^_^