Backstage of Studio Mirai #14
"La Fine delle vacanze per Giada"

Anche Giada ha terminato le sue vacanze, pero' al suo ritorno...

Riassunto

Giada diventa membro effettivo dello Studio Mirai. Non riesce a capire il suo proprietario specialmente per le sue azioni strambe come al suo compleanno o a natale che si è quasi divertito a fare l'albero. Ma oltre alle stramberie, nella sede si lavora ed ora Alex si trova davanti ad una lettera scritta in aldebariano da Jun, fortuna voleva che lo xu'di Ki. Invocato chissà come da Alex, trasporta nella stanza dei computer, la figlia di Jun che sa abbastanza l'aldebariano e grazie a ciò traduce il biglietto scritto da sua madre. Dopo di che, c'e una piccola lite tra lui e Hinaki sulle nuove storie. Tra cui l'idea di Alex che sia anche Giada ideare delle storie. E lei ci sta pensando proprio adesso anche se è perplessa, ma una volta ritornata nella sua tana, decide di chattare e qui un coniglio rosa le da un'idea. Qualche giorno dopo, c'e un'altro problema. Che nomi e eventuali cognomi dare ai protagonisti di una nuova storia. Dopo varie discussioni, son riusciti a trovare i nomi, ma ci hanno perso molto tempo perchè... E' arrivata l'estate ossia tempo di vacanze per la sede. Peccato che Alex decide di passare le vacanze sul pianeta di Giada Mirai. Peccato che le vacanze durino poco e nulla, tantò da dover ritornare in città prima del tempo. Ma alla fine delle vacanze, anche Giada ritorna in città. ^_^

Tempo lettura circa

Spazio, con stelle pianeti etc.. Vediamo viaggiare un'astronave simil aereo
con muso a punta di colore bianco e blu. Sui fianchi dell'astronave vediamo
vari finestrini e da uno di essi vediamo il muso di Giada Mirai. Lei osservo'
un po' tristemente lo spazio che circonda l'astronave. Subito dopo giro'
lo sguardo verso l'interno dell'astronave.

L'interno dell'astronave e simile all'interno di un'aereo passeggeri con
ad entrambi i lati delle coppie di sedili, mentre verso la punta dell'aereo
c'e la cabina di comando. I posti sono totalmente deserti a parte un'altro
paio di alermariani, in cui vediamo occupato il sedile non accanto al
finestrino della terza coppia di sedili sul lato destro, un tasso in versione
maschile, con pelo grigio e bianco, e il pelo intorno agl'occhi di colore
nero. Lui indossa una giacca marrone chiaro, camicia bianca con cravatta
blu, e pantaloni neri. Non indossa scarpe. Ed seduto sul sedile accanto
al finestrino a due coppie piu' avanti a Giada e visto di spalle, sembra una
specie di albatross in versione maschile che indossa una maglia con
maniche corte blu. Giada che e una volpe femminile con pelo celeste
al centro e blu' all'esterno. Occhi rosa, capelli lunghi lisci fino alla
vita rossi. Le zampe sono di un blu piu' scuro, orecchie grigie, coda
blu chiaro con la punta sfumata verso il celeste. Punta del naso nera.
E seduta nella fila a sinistra ed occupa il sedile vicino al finestrino
della sesta coppia di sedili che da verso la cabina di pilotaggio. Lei
indossa una maglia con maniche lunghe bianca con disegnato
sulla maglia la rappresentazione stilistica di un onda gigantesca.
Gonna lunga e stretta a doppio colore, blu e bianco con una
striscia diagonale nera che divide i due colori. Scarpe con tacco
basso nere. E un paio di orecchini con con base ad anello, catenina
d'orata e un ciondolo piatto che rappresenta un'onda che si infrange
su di un sasso nero. Lei penso' un po' preoccupata.

- " Mi dispice per Alex, ma sono certa che se la sara' cavata
anche da solo. Non e' cosi scemo come sembra. " - Poi sorrise
contenta e disse a bassa voce con una lacrima dietro l'orecchio
destro. - Vedo che questo volo di ritorno e affollato. - E
penso'. - " Non potevo aspettarmi diversamente, questa
destinazione e la piu' snobbata. " - E disse seria. - Fortunatamente
le compagnie fanno di questa fermata, il capolinea prima del
tragitto di ritorno. - In quel momento si senti'. - \ Stiamo per entrare
nell'atmosfera nociva di questo pianeta. Si prega di allacciare le
cinture e prepararsi all'atteraggio nell'unico aereo porto sicuro
all'interno del pianeta. /

- " Ossia Mirai city, la mia destinazione. " - Penso' divertita Giada
mentre si allaccio' la cintura anche se tutto e' automatico visto che
le cinture sono all'interno dei lati dello schienale che formano una
X aggangiandosi hai lati dei braccioli del sedile.

Quindi vediamo l'astronave entrare nell'atmosfera della Terra
incendiandosi per poi direzionarsi verso l'aereoporto di Mirai City.

Mirai City. Piccola citta' dove sorge l'edificio dello Studio Mirai. Il cielo
e sgombro da nuvole e siccome e' ancora agosto, il caldo si fa sentire
parecchio anche a quell'ora del mattino. Sono le 08:23 e vediamo
l'atterraggio dell'astronave nell'aereoporto. Dopo che l'astronave si
fermo' si videro scendere i pochi passeggeri tra cui ovviamente
anche Giada.

Ma passiamo all'entrata dell'aereoporto, perche' vediamo sul parcheggio
davanti all'ingresso un'auto sportiva decappotabile di colore blu scuro, senza
tettuccio. E in piedi accanto all'auto vicino al posto del passeggero, vediamo
Kai Hinaki. Lei e una ragazza sui 28 anni, capelli rossi senza nessuna
treccia bensi' si e' fatta una coda di cavallo. Altezza 1,65, occhi rosa. Indossa
una maglia senza maniche un po' scollata bianca, pantaloni corti bianchi, e
scarpe aperte beije. Oltre ad un paio di orecchini ad anello d'orati. Lei sta
aspettando qualcuno e osserva con interesse l'ingresso dell'aereoporto.
Poi sorrise mentre penso'.

- " Sono certa che si meravigliera' nel vedermi." - Quindi attese un po'
e infine disse divertita. - Che stia avendo qualche problema nel ritiro dei
bagagli ? - Quindi lascio' l'auto e ando' verso l'ingresso dell'aereoporto.
In quel momento usci' l'albatross che indossa una maglia con maniche
corte blu, pantaloni corti neri, non indossa scarpe. Lei penso' rimanendo
un po' stupita nel vederlo.

- " Che strano essere, chissa' da che pianeta arriva. " - Ma l'albatross le
chiese. - [ Mi scusi, saprebbe dirmi.. ] <--Alermariano.

- Mi spiace, ma io non capisco cio' che dite. - Disse Kai sinceramente
dispiaciuta.

- [ Ah gia', mi scusi. ] - Inizio' lui che prese dalla tasca di dietro dei
pantaloncini una specie di spilla e la mise nel becco e disse. - Credo,
che ora mi potete capire vero ?

- Si, ma non e' un po' scomodo quel traduttore ?

- Non per me. Allora, mi servirebbe un'informazione.

- Dica pure. - Rispose lei seria.

- Dove si trova il ristorante Train and Seagull ?

- Lo conosco. Se non avete fretta, vi posso accompagnare. Il tempo
che arrivi una mia amica.

- No grazie, ma vado di fretta. Mi saprebbe indicare la strada da
percorrere ?

- Da qui e un po' lontano. Ma visto che insistete, vi consiglio di
continuare questa strada fino al primo incrocio, poi giri a sinistra
e continui' per altri tre incroci, al quarto troverete un'insegna che
vi dara' indicazioni piu' precise.

- Grazie signorina. - Rispose lui che si tolse il traduttore dal becco
e lo rimise in tasca, infine se ne ando' seguendo le indicazioni di
Hinaki. Lei penso' nel vederlo allontanarsi. - " Forse il viaggio gli
avra' fatto venire appetito. Anche se e' un po' presto per
pranzare. " - E uscirono un paio di ragazzi che andarono
verso destra. Dopo usci' il tasso che ha viaggiato insieme
a Giada. Lui disse.

- Scusi signorina, posso chiederle un'informazione.

- " !?!?!? " - Penso' lei stupita e domando'. - Voi siete Alermariano, giusto ?

- Si.. - Poi sorrise e disse. - No, non sto utilizzando nessun traduttore, ho
imparato la vostra lingua sul mio pianeta. - E si imbarazzo' mentre
continuo'. - Anche se ero l'unico alunno che frequentava quel corso. Sapevo
che prima o poi mi sarebbe servito.

- Ah, capisco. Ditemi. - Fini' seria Hinaki.

- Sapete dove' la F.E.A ? - Domando' lui.

- La F.E.A !? - Si chiese sorpresa, e domando' con
curiosita'. - Siete sicuro che volete la F.E.A ?

- Si, cosi mi hanno detto. Perche' ?

- La sede centrale della F.E.A e fuori citta', oltre che e' chiusa
per le vacanze estive.

- Vacanze estive ? Non siamo nel vostro autunno ? - Domando' lui
sorpreso.

- No. Siamo ancora in estate. Ma non percepite questo
caldo ? - Domando' infine lei con curiosita'.

- Che sfortuna. E ora come faccio ? - Si domando' lui abbassando
lo sgurdo.

- Ma perche' cercate la F.E.A ? - Chiese lei non capendo.

- Mi hanno detto che e' li dove lavora la mia nipotina.

- Sua nipote ? - Domando' lei sorpresa. E chiese. - E della
vostra stessa razza ?

- No, signorina. Lei non appartiene alla mia razza. La
nostra famiglia e una delle poche che ha superato le
divisioni tra razze.

- Ehm... Se non sono indiscreta, posso chiedervi come si chiama la
vostra nipotina. - Chiese lei con curiosita'.

- Giada. - Rispose lui, e in quel momento usci' Giada avendo al
suo fianco un paio di valigie sospese a mezz'aria. Lei disse
sorpresa vedendola. - Signorina Hinaki, come mai e qui ?

- " Non puo' essere lei. " - Penso' lei e le domando'. - Come hai
passato le vacanze Giada ?

- Benissimo, mi sono proprio rilassata. - Rispose lei contenta e
domando'. - E a voi ?

- Poteva andare meglio. - Inizio' lei e continuo'. - Metti i bagagli
sui sedili posteriori che ti accompagno alla tua tana. - E mentre le
valigie atterrarono. Hinaki le apri' la porta e poi ando' verso
il posto di guida, Giada si accomodo' e chiuse la portella tirandola
con piu' forza del previsto. In quel momento il tasso domando'
a Giada. - Mi scusi volpina. - Lei si stupi' e si volto'
dicendo. - Ma voi...

- Mi conoscete ? - Domando' lui speranzoso.

- No, e la prima volta che vi vedo, eppure.. la vostra voce. - Disse lei
pensierosa.

- Immaginavo. - Inizio' lui abbassando lo sguardo e continuo'. - E passato
troppo tempo dall'ultima volta. - E sorrise mentre e la guardo'. - E ovvio che
ti sei dimenticata di tuo nonno.

- Nonno !? - Penso' lei sorpresa, e disse seria. - Impossibile !! Mio nonno
e morto 600 Gio' fa'. Come' possibile che voi..

- Cosi ti hanno detto... - Disse lui pensieroso.

- Giada. - La chiamo' Hinaki mentre si sedette sul sedile del
guidatore e chiuse la portella. E le disse. - Tu prima lavoravi alla
F.E.A, vero ?

- Si. Perche' ? - Chiese lei stupita.

- Lui si stava recando alla F.E.A per trovare la sua nipotina che ha il
tuo stesso nome.

- Ma non posso essere io, non appartengo alla sua razza. - Disse lei
stupita e incredula. Ci riflette' un'attimo e disse bassa voce. - Mio padre
non e' proprio della mia razza. - Poi lo guardo' e penso'. - " Pero' questo
non significa che.. "

- Tu sei la mia nipotina Giada. - Disse serio il tasso.

- Vi starete confondendo certamente con un'altra Giada. - Disse lei
seria ma pensierosa.

- No, non mi sto confondendo. Tu sei la mia nipotina. - Disse serio
il tasso.

- E impossibile vi dico !! - Rispose lei esasperata.

- Capisco la tua incredulita' Giada. - Inizio' lui pensieroso, e
continuo'. - Immaginavo questa difficolta' iniziale. - Poi sorrise
lievemente mentre disse. - Ma non voglio costringermi ad
accettarmi. Voglio che tu te ne randa conto da sola. - Poi chiese
a Kai. - Signorina, conoscete una pensione a basso prezzo.

- Faro' di meglio signor tasso. - Disse Kai pensando alla situazione.

- Ehm.. Che sciocco, non vi ho detto il mio nome. Mi chiamo Topaz.

- Piacere di conoscervi Topaz, allora facciamo cosi. Vi accompagno
da un mio amico, sono certo che lui potra' trovare una soluzione
migliore.

- Sei sicura Kai ? - Domando' Giada un po' incredula.

- Certamente Giada. - Inizio' lei e continuo' facendole
l'occhiolino. - Non mi dire che adesso non ti fidi di lui.

- Mi fido di lui. - Rispose lei seria, quindi scese dall'auto
e Hinaki abbasso' il sedile, il tasso sali' in auto facendo
compagnia alle valigie. E dopo che Giada si risedette sul sedile
davanti e chiuse la portella, l'auto parti'.

Dopo un po' di tempo l'auto arrivo' davanti alla sede dello Studio
Mirai e Giada chiese stupita.

- Che siamo venuti a fare qui ? Alex e ancora su Aler Anim VI.

- Ti sbagli Giada, lui e ritornato una settimana fa'. - Disse Kai scendendo
dall'auto.

- Come' possibile !! - Rispose lei scendenodo dall'auto
e abbassando il sedile.

- Sembra che ci sia stato un problema a Dark Fox.

- " Che non abbia funzionato il traduttore oppure... " - Penso' seria Giada.

- E qui che abita il vostro amico ? - Domando' Topaz sorpreso
nell'osservare l'edificio, e scese dall'auto.

- No. - Inizio' Kai mentre supero' l'auto e ando' verso l'ingreso
dell'edifiico. - Questa e la sede dello Studio Mirai. Siccome lui e
ritornato prima del previsto dalle ferie, ha continuato a lavorare
nella sede mentre i suoi collaboratori continuavano le proprie vacanze.

- Ah, capisco. - Disse lui e osservando l'edificio continuo'. - Andiamolo
a trovare. - Quindi i tre entrarono nell'edificio .

Ci troviamo all'interno del corridoio dove c'e anche l'ingresso della stanza
con i computer. Il corridoio e composto in questo modo: Pavimento
e soffitto di mattonelle bianche, il lato nord e composto dalla fila di finestre
precedente a quelle all'interno della stanza dei Phoenix© formando ovviamente
un vicolo cieco, invece al lato ovest c'e l'ingresso della stanza e di fronte sul
lato est si pote' vedere una scala a gradini di pietra ricoperta da mattonelle
quadrate di colore marrone scuro. Invece il corridoio proseguiva al lato sud,
in cui ad un certo punto si diramava a "T" mentre al centro del muro a sud si
potevano vedere delle ante metallizzate di un ascensore. Poco prima della
diramazione ci sono altri due ingressi uno per lato, ma non uno di fronte
all'altro. Con porte identiche a quella dell'ingresso nella stanza dei Phoenix.
Sopra ad ogni porta c'e un neon incastonato all'interno del muro di colore
bianco. Le ante dell'ascensore si aprirono e da esso si videro uscire
i tre. Giada, Topaz e Kai appena questi arrivarono alla porta della stanza
dei computer, la porta si apri' automaticamente e Kai disse allibita'.

- Ma cose' successo !!!

All'interno della stanza dei computer al 23 piano, vediamo la stanza
coperta di neve. La neve raggiunge i monitor, mentre accanto al
computer di Alex si vide un pupazzo di neve. Topaz domando'
osservando con meraviglia la stanza.

- Ammetto che ne fa di fresco in questa stanza.

- " Ma cosa ha combinato quell'imbecille ? " - Penso' un po' incavolata
Hinaki.

- " Sei divertente. " - Inizio' Giada sorridendo poi disse seria a
bassa voce. - Ma ora basta fare sciocchezze. - Quindi lei entro'
con decisione nella stanza e ando' con fatica verso il pupazzo di
neve. Una volta raggiunto uso' le sue zampe (mani) per demolire
il pupazzo e togliere tutta la neve intorno al pupazzo. E si vide Alex
semi congelato. Alex indossa una maglia con maniche corte
arancione chiaro, capello beije con visiera, jean's e scarpe con
tacco basso nere. Giada stranamente si incavolo' di brutto
mentre disse. - Io ho un problema e tu fai lo scemo ? Non posso
essermi sbagliata nei tuoi confronti.

- Effettivamente, non ti sei sbagliata Giada. - Disse lui guardandola con
decisione. Quindi si scrollo' la poca neve di dosso
e chiese. - Hai qualche problema Giada ?

- Si. - Rispose lei e Alex ando' con fatica verso il monitor
centrale e dopo un po' attivo' l'aria calda per far sciogliere
velocemente tutta la neve, e mentre la neve si scioglieva, lui
chiese osservando il tasso. - Chi e quel tasso ?

- Sembra che sia mio nonno. - Rispose Giada abbassando lievemente
le orecchie.

- Vostra nipote e veramente in gamba. - Rispose lui andandogli vicino
e Topaz domando' ad Hinaki a bassa voce. - Siamo sicuri che sia normale.

- Non ci faccia caso.. Bisogna sopportarlo. - Rispose lei sorridendo con
una lacrima dietro la nuca.

- Ma mio nonno e morto un bel po' di Gio' fa', non puo' essere lui.

- Ah, si ? - Disse lui che si volto' e la guardo' con serieta' e le
domando'. - E chi te lo ha detto ?

- Ovvio i miei genitori, chi altri ?

- Una domanda Giada. Eri una cucciola quando tuo nonno
e morto ?

- No, perche' ? - Domando' lei non spiegandosi quella domanda.

- Allora vuol dire che tu hai visto il suo corpo.

- Ehm... No.. - Inizio' lei a bassa voce. E penso'. - " Effettivamente,
quel giorno... " - E chiese ad Alex. - Ma che motivo avrebbero' avuto
di farmi credere che lui fosse morto ?

- Solo tuo nonno saprebbe la verita', non io. - Inizio' lui e chiese
a Giada. - La vostra famiglia piu' andata a trovare la nonna ?

- Ehm... No, pero'... - Disse lei abbassando lo sguardo piuttosto pensierosa.

- Quindi potrebbe essere che quello che hai davanti e veramente tuo
nonno.

- Ma puo' anche essere un'impostore per quel che ne so. - Disse seria e
decisa Giada.

- Ah, si potrebbe. - Inizio' Alex pensieroso e domando'
guardandola. - Ma come si fa a capirlo in questi casi ?

- Ho capito !! Come ho fatto a non pensarci prima !!! - Disse lei capendo il
suggerimento di lui e gli disse facendogli l'occhiolino. - Lo sempre detto
che fai solo finta. - E disse al nonno. - Ti ospito nella mia tana, dove
hai i bagagli ?

- Penso di averli lasciati all'aereoporto. - Rispose lui con una lacrima
dietro l'orecchio sinistro.

- Ci pensera' Hinaki a prenderli, giusto ? - Disse a Hinaki e poi disse
a Giada. - Ben tornata Giada.

- Grazie Alex. - E i tre uscirono dalla stanza e lui disse. - Anche se e'
mattina presto, fa troppo caldo.. - Poi si dette una pacca sulla fronte
dicendo. - Ma quanto sono stupido, ho lasciato acceso l'aria
calda. - Quindi ando' verso il monitor centrale e disse. - Che fresco
sia. - E fece partire l'aria fresca un po' gelida, e ando' verso la sua
scrivania e si sedette. Notando in quel momento il cellulare accanto
al monitor disse. - Mi son dimenticato di dirle il problema. - Poi fece
spallucce e disse. - Glielo diro' quando verra' di nuovo.

Una volta che Giada, Kai e Topaz uscirono dall'edificio. Giada disse.

- Ti accompagno alla mia tana, mentre la signorina Hinaki va ha
prendere i tuoi bagagli.

- Ma perche' devo andarci proprio io ? Non poteva andarci Jun ? - Poi
si ricordo' e disse a bassa voce. - E vero, lei non c'e piu' qui. Che
stupida. - Quindi si mise in macchina e disse. - Facciamo questo
servizio. - E parti', ma si fermo' un'attimo accanto hai due e
disse. - Ci vediamo alla tana.

- Ok e grazie della disponibilita' signorina Hinaki.

- Lascia perdere. - Rispose lei non curante, e se ne ando' portandosi
appresso le valigie di Giada. Invece Giada disse a Topaz. - E ora nonnino
ti faro' visitare la mia tana.

- Non perderei per nessun motivo al mondo la visita alla tana della mia
nipotina.

- Allora andiamo. - Rispose lei contenta, e entrambi andarono verso
la tana.

Quasi mezz'ora dopo i due arrivarono davanti ad una capanna totalmente di
legno porta e tetto inclusi, la capanna non ha finestre. A qualche cm sopra la
porta, una tavola di legno entro' all'interno lasciando il suo posto ad una
fessura che fu riempita da una serie di lenti laser che si accesero' e
scandagliarono Giada.

- Che ti sta succedendo !! - Domando' Topaz.

- Tranquillo non e' niente. - Rispose lei e una volta che i laser sparirono, si
senti'. - \ Benvenuta Giada Mirai. / - E la porta spari' permettendole
di entrare. Lei disse al nonno. - Aspetta qui. Sai, non sono abituata a
ricevere visite percui dovro' modificare al volo il sistema. Visto che non
riconosce nessun'altro oltre a me. Aspetta qui, il tempo di modificare qualche
parametro..

- Non ci sto capendo niente Giada, pero' ho fiducia in te. Aspettero'.

- Grazie nonnino. - Rispose lei facendogli l'occhiolino, quindi entro' nella
capanna e la porta riappari subito dopo entrata. Il nonno penso'. - " La mia
nipotina dovrebbe farsi dei amici, non e' salutare per lei vivere in
solitudine. " - In quel momento si senti'. - Nonno, mettiti quasi davanti
alla porta.

- Ok, nipotina. - Rispose lui che si mise davanti alla porta e i laser
si riattivarono e lo scandagliarono. Una volta terminata l'operazione si
senti'. - \ Benvenuto ospite n.1 / - E la porta spari' e lui pote' entrare.

Una volta entrato vide l'interno della stanza composta da muri metallici
senza finestre, sul lato nord davanti a se c'e una scala che scende
in profondita'. Prima della scala c'e uno sbarramento laser e a destra
del sbarramento c'e un pannello e un po' piu sopra una fessura
circolare. Giada disse.

- Nonno, stavolta sara' un po' difficile riuscire a farti entrare.

- Perche' ?

- Il database non ha niente su cui confrontare la tua impronta.
Quindi non so' come farti entrare.

- Sono certo che troverai una soluzione.

- Beh.. Una soluzione ci sarebbe.. - Disse lei pensierosa.

- E sarebbe ?

- Il sangue, mi serve un piccolo prelievo di sangue.

- Solo !? - Domando' lui un po' sorpreso.
- Si, solo. - Disse lei seria.
- Lo... - Inizio' lui ma Giada disse. - So che la nostra famiglia non
e' normale. - E un po' pensierosa continuo'. - Mio cugino non e'
della mia razza eppure e ' mio cugino. Lo stesso dicasi di mia
zia.. Gli unici della nostra famiglia che appartiene alla mia razza
sono solo mia madre e mia sorella, neanche mio padre non e'
della mia stessa razza.

- E allora perche' non ti fidi di tuo nonno ? - Domando'
lui e continuo' seriamente. - Saro' anziano, ma capisco benissimo
come ti senti. Ti chiedo solo di fidarti.

- Io ho bisogno di qualcuno che mi dica che tu sei veramente
mio nonno. - Disse lei seria.

- Perche' ? Hai paura che io ti possa far del male ? - Domando' lui preoccupato.

- Mettiti nei miei panni nonno. Io ho sempre saputo che tu eri morto. Mi
sei comparso cosi all'improvviso che faccio fatica a crederti che tu sei
veramente mio nonno. Scusami, ma ho bisogno di qualcuno che mi
assicuri che tu sei mio nonno.

- Capisco il tuo punto di vista nipotina mia, e sapevo che non
potevi fidarti al primo colpo..

- C'e solo un modo per sbrogliare questa faccenda. - Disse lei con sguardo deciso.

- Ossia ? - Domando' lui con curiosita'.

- Ritornare sul nostro pianeta, voglio la conferma dei miei genitori.

- Sei sicura che quell'alieno accettera' che tu ti fai un secondo
viaggio ?

- Tu non conosci quell'alieno. - Inizio' lei seria e continuo'. - Capira' il
mio problema.

- Ne dubito. - Inizio' lui serio e continuo'. - Ma puoi tentare nipotina, anche
se quell'alieno non mi sembra tanto intelligente.

- Si vede che non lo conosci. - Rispose lei sorridendo
furbescamente. E disse seria. - Andiamo a trovarlo.

- Va bene nipotina mia, facciamo questo tentativo. - Disse Topaz non
convinto.

Entrambi uscirono dalla capanna, e in quel momento venne Hinaki
con i sedili occupati dalle valigie e disse a Giada. - Dove andate ora ?

- Devo parlare con Alex, ti dispiace custodirmele per un po' ?

- Devi partire per un'altro viaggio ?

- Si.

- Va bene. Li troverai a casa mia quando torni, daccordo ?

- Vi ringrazio signorina Hinaki, e scusate del disturbo. - Disse lei. E
Hinaki le rispose. - Tranquilla, nessun disturbo. - Quindi l'auto
riparti' andando verso la sua casa. Giada e suo nonno andarono
da Alex.

Interno del 23° piano. Vediamo Alex che si sta godendo un fresco
venticello, mentre lui penso' avendo tra le mani l'R-654.

- " Chissa' se sara' riuscita a scoprire la vera identita' di quel
tasso. " - E disse. - Appena ritorna, le diro' il problema. - Quindi
si alzo' lasciando il cellulare sopra la scrivania affianco al monitor
e ando' verso le finestre, e osservando l'orizzonte disse. - Sara'
un'altra giornata estiva. - In quel momento la porta si apri' e lui si
volto' e domando' con curiosita'. - Allora ? Il risultato ?

- Scusami Alex, mi dai il permesso di riandare sul mio pianeta ?

- " !?!?! " - Penso' lui sorpreso e chiese. - E perche' me lo chiedi ? Mica
sono il tuo padrone, quindi sei liberissima di fare cio' che vuoi. E non
preoccuparti.. - E disse sorridendo furbescamente. - Ho capito il
motivo. - E disse un po' pensieroso. - Mi dispiace solo che non
c'e Jun, altrimenti ti avrebbe data certamente uno strappo fino ad
Aler Anim V - Poi si ricordo' e disse. - Ah, senti. Ho un biglietto di
ritorno da Aler Anim VI, andrebbe bene anche per il tuo pianeta ?

- E come hai fatto a ritornare su questo pianeta senza
un'astronave.

- Diciamo che mi ha aiutato una piccola amica. - Rispose lui
divertito. [Rif. Mya© F.S 5 NDR. ]

- Vi ringrazio del pensiero ma no. Non posso utilizzarlo.

- Peccato. - Inizio' lui pensierso poi la guardo' e disse
sorridendo. - Va be', fatti questo viaggio a mie spese. Tanto, e
ancora presto per la riapertura della sede.

- Grazie Alex. - Rispose lei che usci' seguita dal nonno. E Alex
continuo' ad osservare l'orizzonte quando.. Improvvisamente corse
verso la scrivania e prese l'R-654 dicendo. - Mi son dimenticato
di.. - E usci di corsa dalla stanza.

Quando sbuco' nel corridoio vide le ante dell'ascensore chiudersi e
lui disse facendo spallucce.

- Ma no, forse e meglio non darle altri grattacapi.. - Quindi rientro'
nella stanza dicendo. - Non vedo l'ora che finiscano queste
vacanze estive.

Mentre Alex continuo' ad ammirare l'orizzonte dalle finestre, vide
Giada e suo nonno andarsene in direzione dell'aereoporto.

FINE

Inizio della storia alle 16:22 del 23/08/2005

Fermato alle 17:23 del 23/08/2005

Continuato alle 11:00 del 24/08/2005

Finito alle 12:00 del 24/08/2005

Inizio della correzione alle 00:05 del 25/08/2005

Fermato alle 01:15 del 25/08/2005

Ripreso alle 10:10 del 25/08/2005

Fine correzione alle 10:35 del 25/08/2005

Nel prossimo episodio

Durante la solita riunione per decidere i regali natalizi, Alex decide anche di avvalersi del nonno di Giada, per aiutare sua nipote Giada, nella creazione della storia. ^_^

Note