Alexia #7
"La Visione Reale"

Dopo che Alexia venne riportata senza sensi all'interno dell'abitazione dei Walker. Michele decide di andare dalla polizia.

Riassunto

Appena ritornati a casa, Alexia ricevette la visita non di cortesia di Franchie, che le frego' il bracciale e la minaccio'. Lei svenne, colpita dalla pioggia.

Tempo lettura circa

Dopo che uscirono dalla stanza di Mary. Andarono nella sala da pranzo. Mentre Sarah stava preparando il pranzo, Michele si mise a pensare.

- " Oggi non andro' a lavorare e meglio che li averta. " - Ando verso il telefono e fece un numero. - Sta il capo.

- \ E in riunione. /

- Passatemelo e urgente. - E dopo un po' glielo passarono e Michele disse. - Senti capo non potro' venire a lavorare, mi e successo un incidente.

- \ Cosa ti e successo ? /

- Dopo che ho accompagniato i miei figli a scuola. Mi hanno messo una bomba dentro l'auto.

- \ Hai subito un attentato. Ma come mai sei ancora vivo. /

- Grazie ad Alexia.

- \ Chi sarebbe Alexia ? /

- E una ragazza che..." Faro bene a dirglielo ? No e meglio di no."

- \ Che ti prende. /

- Non e niente.

- \ Cosa mi stavi dicendo prima della ragazza. /

- E una ragazza che vedendo dei uomini vicino l'auto mi ha avvertito. Per fortuna che l'ha fatto, altrimenti non starei qui a parlare con lei.

- \ E hai denunciato l'incidente ? /

- No, non siamo ancora andati alla polizia.

- \ Meglio che andate subito e porta la testimone. /

- Quale testimone ?

- \ Michele ci sei con la testa o no. Come quale ? Quella ragazza che ha visto gli uomini e ti ha avvertito. /

- E vero. Ma ora non e possibilitata ad accompagnarmi.

- \ Come mai ? /

- E una lunga storia capo.

- \ Va bene e meglio che hai anche questa giornata libera, e non venire questo pomeriggio. Un ultima cosa, vai il piu presto possibile a denunciare l'episodio. /

- Ok. Ci vediamo domani capo. - Dopo di che', Michele poggio la cornetta e ando nella sala da pranzo, dove Sarah stava preparando il pranzo. Michele la vide e disse.

- Come mai stai cucinando Sarah.

- Caro se vedi l'orologio vedrai che e tardi. - Michele vide l'orologio che segnava le 11:30 e disse. - Come passa in fretta il tempo.

- A proposito caro, come mai Alexia parlava in modo strano.

- Non lo so, ma non ci sto capendo niente.

- Ora che farai ? Andrai alla polizia. - Michele riflettè e disse. - Forse e meglio che vada a denunciare il fatto e andare anche a scuola.

- Perche dovrai andare a scuola ?

- Per dire al preside che lei non verra piu. Mica puo andare con quel linguaggio che nessuno capira'. In piu se alcuni si accorgono di questa parlata, vedrai che la faranno diventare un fenomeno da baraccone.

- Per quale motivo la faranno diventare un fenomeno da baraccone ?

- Pensaci Sarah, se tu vieni da un altro pianeta. Perche di certo quella lingua non e ne inglese ne giapponese, ne qualche altra. Quindi penseranno subito che proviene da un'altro pianeta, e tutti la vorranno vedere e gli scenziati la vorrano esaminare.

- Hai ragione caro, ma come faremo ora con quei tizi.

- Ci pensero su.

E ando alla stanza di Mary, per vedere se si era alzata. Aprì la porta e la vide dormire. Quindi ando nella sala da pranzo e disse.

- Sarah prima di cucinare vai a mettergli qualcosa addosso. Altrimenti si prendera un raffreddore con i fiocchi e controfiocchi.

- Hai sempre ragione caro, me ne ero completamente scordata che stava piovendo, e avra tutti i vestiti bagnati.

- Intanto io vado dalla polizia. - Stava per uscire dalla casa. Quando Sarah lo chiamò e gli disse. - Senti caro, non ti sembra strano che i vestiti di Mary le vadano a pennello.

- Credo che sia una coincidenza. Ma questa mattina ho creduto di parlare con nostra figlia. E un po' strano, ma non importa per il momento. Basta che ora vado a denuciare l'episodio alla polizia.

- Un ultima cosa caro.

- Cosa c'è.

- Puoi andare a buttare la spazzatura. E comprare alcune cose dal negozio.

- Va bene. Non c'e piu niente che potrei fare.

- No, niente. Ciao caro.

- Ciao cara. - Michele prese la spazzatura e il foglio dove erano scritte le cose da comprare e scese. Quando usci dal portone non vide nessuna nuvola e non pioveva. Cerco' qualcosa che non trovo infine disse.

- Dove la mia macchina ? - Dopo di che si dette una pacca sulla fronte, e disse. - Che scemo che sono. Me l'hanno fatta saltare con una bomba. - E si incammino' per andare alla polizia.

Passò da una piazzetta e si arcorse che tutti lo fissarono. Michele penso a che onore debbe la vista di tutti. Poi stranamente si arcorse che una mano era piu pesante dell'altra. Guardo in basso e vide il sacchetto della spazzatura e penso'.

- " Dove ho la testa oggi, mi sono dimenticato di buttarla e stavo andando alla polizia. Per fortuna che ho notato gli altri che mi guardavano, altrimenti sono sicuro che entravo con il sacchetto all'interno della polizia. " - Si mise in mente la mappa della citta', almeno quello che si ricordava e cerco' dove poterla buttare. Dopo un po la localizzò e ando nella direzione per buttare il sacchetto.

Dopo 10 minuti si trovo all'entrata della stazione di polizia ed entro. Ma non si accorse che qualcuno lo aveva seguito. All'interno vide persone tutte in divisa, chi prendeva fogli, chi parlava, chi usciva e c'erano delle sale in cui stanno delle persone che parlavano tra di loro. Ando su una scrivania dove c'era la targhetta su scritto [ Informazioni ] e disse.

- Mi scusi, dove si fanno le denuncie.

- Dipende signore. Cosa vuole denunciare ? - Disse la signora che stava dietro alla scrivania.

- Un attentato.

- Se lo dice cosi in generale, vada alla terza scrivania.

- Quale ?

- Vede quell'uomo con in mano il telefono.

- Si.

- Quello e l'adetto agli attentati in generale.

- Come in generale.

- Si occupa di tutto. Ma quando scopre una pista sul movente lo passa a chi si occupa di quel caso.

- Mi scusi ma non ho capito bene.

- Vi faccio un esempio se voi dite che avete subito un attentato, glielo dite. Ma se scopre che era indirizato sulla vostra persona lo dice a quello della quinta scrivania a sinistra. Che si occupa di attentati alle persone. E quello sulla terza prende un altro caso di attentato generale. Capito ora ?

- Grazie ho capito. Ma allora e specifico nel mio caso.

- Allora perche avete detto che avete avuto un attentato in generale. Se poi sapete su che cosa. Scometto che siete nuovo.

- Avete ragione e la prima volta che vengo qui.

- Ehi. Sam ho vinto. - Disse indicando una scrivania. E da li si alzo' un uomo sulla cinquantina e ando verso di loro infine disse.

- Cosa c'è.

- Questo e nuovo. Hai visto che ti avevo detto che il prossimo era nuovo.

- La scomessa non e vinta ancora.

- Perche ?

- Ti sei dimenticata che c'entra anche un esplosione.

- Senti. Tu hai detto che se nei prossimi 20 minuti veniva uno per chiedere un attentato, doveva essere il padrone della macchina che e stata fatta saltare vicino alla scuola. - Disse la signora.

- E con questo, ho detto anche che doveva essere nuovo. Quindi solo se questo era gia venuto allora avevi vinto. - Lei si mise le mani sopra i capelli e disse.

- Aspetta fammi leggere.

- Fai pure con calma, tanto so che la prima parte e mia, visto che e nuovo. E vero che sei nuovo. - Disse infine rivolgendosi a Michele.

- Chi a me ? Si e la prima volta che vengo.

- Hai ragione la prima parte e tua. - E dette dei soldi a Sam poi disse al nuovo venuto. - Allora dimmi lo specifico di questo attentato.

- E success...

- Aspetta prima di parlare vuoi fare un'altra scommessa ? - Disse Sam.

- Quale ? - Disse Dorothy.

- Vedi le tre sale per discutere dei casi importanti sono occupate.

- E con questo. Qualè la scomessa ?

- Aspetta fammi dire tutto. Allora queste tre sale hanno: La prima a sinistra, un caso di ufo che fu intercettato ma scambiato per un satellite che doveva partire. Comprato da un miliardario con la passione delle navi.

- Come fu scoperto visto che lo avevano scambiato. - Disse Michele.

- Un ufficiale maniaco di Star Trek© lo vide sul radar. Ma il comandante non gli diete retta e la cosa fini li. Poi l'ufficiale lo vide scomparire. Ma sempre il comandante non gli diete retta.

- Che fine hanno fatto questi due. - Disse Michele.

- L'ufficiale dopo che si scopri sto fatto. Sali di grado, mentre il comandante fu condannato alla sala dei radar per 5 anni, e ancora deve iniziare.

- E nella seconda ? Sam.

- Ora ci arrivavo Dorothy. Ricapitolando nella prima l'ufo nella seconda al centro si discute di un concentramento di energia su un punto della Terra. Ma ancora lo devono individuare.

- Scusate, ma se questi sono i casi piu importanti. Tanto vale che anzichè polizia scrivete. Detective dei fenomeni dell'altro mondo. - Quando lo sentirono. Tutti fecero gli scongiuri e anche quello che stava ascoltando li fece, e urto' un poliziotto. Michele si giro e vide Franchie grido'.

- Arrestate quell'individuo. E lui che ha messo la bomba. - Franchie sentì e disse.

- Ma se io ti sto pedinando da questa mattina. L'hai visto chi ti ha messo la bomba.

- Hai ragione non lo visto. Ma visto come ti sei comportato con Alexia.

- Come sarebbe ? Mica l'ho incontrata.

- Ma se ti abbiamo visto noi.

- Molto strano.

- Intanto tutti videro chi era, ma non fecero niente perche continuarono le loro mansioni. Sam lo chiamo'. - Ciao Franchie.

- Come sarebbe a dire ciao. - Disse confuso Michele. Franchie si avvicino hai tre e disse. - Dopo questa pausa, perche' non continui a spiegare la scomessa.

- E vero. Allora il primo l'ufo.

- Il secondo l'energia. - Disse Dorothy.

- Vuoi vedere che indovino il terzo. - Disse Franchie.

- Vediamo, vuoi scomettere Dorothy.

- Mi dispiace Sam. Ma non voglio perdere altri soldi.

- E tu vuoi scomettere. Come ti chiami, non lo sappiamo. - Disse a Michele.

- Ve lo dico io. Si chiama Michele e in piu vi dico che il terzo e su un attentato vicino alla scuola. Questo signore e venuto a denunciare proprio quell'attentato.

- Corrisponde Michele. - Disse Sam.

- Pienamente.

- Non e giusto, ecco i soldi Franchie.

- Mi dispiace, ma li puoi tenere ti possono servire.

- Grazie.

- E ora cosa fara Michele. - Disse Dorothy.
- Ora andremo nella terza sala. - Disse indicando sia lui che Michele.

- Come anche tu. - Disse Sam.

- L'esplosione e stata causata da una banda che tenevo d'occhio da parecchi mesi. Ma grazie a un disturbo non ho potuto catturare il capo. Quindi mi sono dovuto togliere dalla circolazione.

Mentre stavano andando verso la terza stanza. Franchie prese la parola.
- Mi dici che io vi ho fatto una visita.

- Certamente. E hai anche sparato contro Alexia.

- Cosa ! E come sta adesso.

- Sta riposando.

- E ferita molto gravemente ?

- No. Ma a subito uno shock.

- E quando si riprendera', lo sai ?

- Sentimi Franchie e meglio che non ti farai vedere a casa nostra.

- Motivo ?

- Te lo diro dopo, ora andiamo a subire l'interrogatorio.

- Prima di tutto. Mi raccomando. Non una parola su Alexia.

- Ma io ho detto al capo della ditta, che c'era una ragazza che ha visto l'incidente.

- Mi dispiace dirtelo. Ma e cosi. Sei uno scemo. - Disse irritato Franchie.

- Scusa non sapevo.

- Ormai la frittata e fatta andiamo.

E andarono nella terza sala, dove stava solo una persona. Franchie bussò e una voce gli disse.

- Avanti. - Michele vide la sala. Alla parete della porta ci sono le finestre. Poi il lato destro e di legno con appese alcune divise, e piu in fondo delle fotografie. Sul lato sinistro stanno altre finestre e una porta chiusa che collegava le due stanze. In fondo sta un muro con delle fotografie e un orologio. Al centro della stanza sta una scrivania, e sopra la scrivania c'e un computer sulla destra e libri sulla sinistra. L'ispettore era seduto dietro la scrivania avanti invece c'erano quattro sedie. Franchie chiuse la porta e si accomodarono sulle sedie.

- Scusate per le sedie. Ma ancora mi devono arrivare le poltrone. - Subito dopo bussarono alla porta.

- Avanti.

- Ispettore Mai Kurasaki, sono arrivate le poltrone.

- Haa ! Finalmente.

Detto questo uscirono e portarono via le sedie dalla stanza. Mentre gli addetti ai lavori sistemarono le poltrone. Erano le 11:50 e Michele si ricordò del biglietto.

- Scusate posso telefonare, nel frattempo che mettono le poltrone.

- Potete andare vi accompagnera' Franchie. - Disse Mai.

Andarono verso l'uscita e trovarono delle cabine telefoniche. Prese la cornetta mise il gettone e fece un numero.

Intanto a casa Sarah stava cucinando quando suonò il telefono e lei ando a rispondere.

- Pronto. Chi parla?

- \ Sono io Sarah. /

- Ah Michele sei andato alla polizia.

- \ Si e ho incontrato Franchie. /

- Cosa !! Non mi dire che lo hanno gia arrestato.

- \ No. E un poliziotto. /

- [REPLAY] Cosa !! Io non ci capisco niente.

- \ Figurati io cara. /

- Ma che mi hai chiamata a fare.

- " ???? " Scusa ma credo che non potro' fare la spesa.

- Non importa, male che vada faro' uscire Mary dalla scuola.

- \ Non lo fare potrebbe essere vittima di un attentato. /

- Hai ragione. Ma allora cosa facciamo ?

- \ A che ora chiudono i negozi. /

- All'una e mezza.

- Che ora sono ? - Disse a Franchie.

- Sono le dodici meno dieci.

- Grazie. \ Fidati tesoro forse c'è la faro. / - Chiuse il telefono e disse. - Speriamo che l'ispettore faccia subito l'interrogatorio.

- Una cosa mi preoccupa. - Disse Franchie.

- Cosa ?

- Il produttore di questo racconto.

- Chi ?

- Prima il sequestro, poi l'attentato, infine il mio sosia. Io non ci sto capendo niente.

- Ehm.. Franchie, ti senti bene.

Intanto dalla sala regia una voce disse.

- A CHI LO DICI.

E andarono nella sala dell'ispettore Mai Kurasaki.

- Ehm.. Accomodatevi sulle poltrone. - I due si sedettero dopo un po di tempo, per via che alcune erano molto profonde. Michele prese la parola.

- Scusate ispettore Mai Kawasaki il fatto e che n..

- NON MAI KAWASAKI ma MAI KURASAKI

- Scusate. - Poi disse a bassa voce a Franchie. - Ma chi gli ha messo un nome di questo genere che puo' essere confuso ? - Franchie pensò e disse. - Di certo il produttore.

- Senti Franchie e meglio che vieni a casa nostra. Mia moglie saprà di che problema soffri.

- Accetto l'invito. Ma non capisco di quale problema dici.

- Sentite. - Interrompò Mai.

- Si ispettore. - Disse Franchie.

- Siccome tu sei dietro a questo caso da mesi, e che dal tuo rapporto ho letto che, per un disturbo esterno non hai potuto catturare il capo della banda. Ti lascio carta bianca fai quello che credi per risolvere il caso.

- Grazie capo. Vedrete che non vi pentirete.

- Va bene. Interrogalo tu questo testimone.

- Capo questo e il proprietario della macchina che a preso fuoco.

- Vedi che ho ragione Franchie. Visto che e da poco che ho avuto il rapporto, e tu mi hai trovato gia il propretario della macchina. Quindi sono sicuro, che lasciandotelo a te, questo caso lo risolverai molto presto.

I due si alzarono e stavano per andare quando l'ispettore li chiamò.

- Sentite. Specialmente te Franchie.

- Si cosa volete. - Disse Franchie.

- C'è ancora bisogno di portare quei stivali speciali.

- Avete ragione capo.

Franchie si staccò gli stivali e Michele vide che il piede appogiava su un piano, all'interno del stivale poi salto a terra. La sua altezza era notevolmente bassa cioè 1.67cm o giu di li, mentre tolse anche delle speciali maschere per far sembrare che aveva molti muscoli. E che se si ferivano usciva del liquido rosso che assomigliava a sangue. Ma vide anche tre puntini per ogni braccio assomiglianti a dei fori. Dopo che si tolse tutto ando con l'andatura incerta verso l'uscita. Michele prese la parola.

- Come mai cammini cosi ?

- Vorrei vedere te 7 mesi con quella roba addosso e poi torgliela. Specialmente quei stivali.

- Hai ragione scusa.

- Sei fortunato Michele.

- Perche ? - Disse guardando Franchie.

- L'ispettore non ti ha tempestato di domande.

- E sai il motivo.

- Molto probabile e che doveva provare le nuove poltrone.

In effetti in quel preciso momento i poliziotti lo videro a accomodarsi sulle poltrone appena arrivate. E pensarono.

- " E stato fortunato Franchie. Se non era per quelle poltrone poteva anche torglieli il caso e prenderlo per se. "

Intanto i due andarono verso la macchina e Michele disse.

- Non andiamo con la macchina.

- Perche ?

- Con quell'esperienza che ho avuto.

- Hai ragione, e forse il produttore mi abbia messo una bomba dentro l'auto.

- Ora che c'entra sto produttore.

- Per fare scena poteva farmi fuori, ma non ci casco vado a piedi.

E andarono dalla stazione di polizia alla scuola a piedi [1 km] e entrarono. Poi Michele ando' in presidenza. Bussò ma non ottenne risposta. Bussò per la seconda volta e aprì, cioè si apri la porta e videro il preside dentro la stanza.

- A..a..avanti. - I due entrarono. Dopo di che la porta si chiuse di scatto, e due persone armate, una di un fucile e l'altra di un UZI andarono vicino a Franchie e Michele. Li perquisirono e non trovarono niente.

- Ok, siete puliti.

- Una domanda. Chi siete ? - Disse Franchie.

- Noi siamo un movimento armato contro la pirateria. - Disse quello con il fucile.

- Di che cosa ? - Disse Michele.

- Contro la pirateria dei dischi per computer. Perche e nella scuola che la maggiorparte dei dischi circolano.

- Ma allora perche avete sequestrato il preside di questa scuola.

- Per un motivo molto semplice. La televisione.

- In che senso ?

- Noi vogliamo che tutti vedono cosa facciamo hai dischi pirata. Cosi imparano a non comprarli originali.

- Allora perche non ci lasciate, mica siamo pirati noi.

Martin quello che aveva parlato fino ad ora ci penso e disse.

- Va bene. Ma ad una condizione.

- Quale ? - Disse Franchie.

- Che ci sia la televisione.

- Ma avete trovato i dischi pirata.

- Si stanno li all'angolo. - Indicando un angolo.

Quando guardarono videro una piccola montagnia di mezzo metro di tutti i dischi pirata. Allora Franchie disse.

- Datemi un telefono e vi daro la televisione. - I due lo fecero accomodare vicino al telefono e Franchie fece dei numeri. Intanto Michele chiamo Robert che lo teneva sotto tiro con l'UZI.

- Senti dovrò chiamare mia figlia. Puoi accompagnarmi se non ti fidi.

- Che faccio ? - Disse rivolto a Martin.

- Accompagnialo tanto non aveva armi. - Rispose quest'ultimo. E i due andarono e salirono le scale.

Intanto nella presidenza. Franchie aveva finito le telefonate e disse.

- Ok, tutto e a posto. Tra poco verra prima la polizia per fare scena vedrai che non spareranno, secondo le televisioni locali.

- E quelle nazionali ?

- Non puoi avere tutto dalla vita accontentati.

- Hai ragione. Grazie.

Intanto i due salirono le scale e fecero il primo piano ma sembrava che non c'era nessuno e Michele disse.

- Dove stanno tutti ? Non sto sentendo le voci.

- Non ti preoccupare vedi.

Andarono in un aula qualsiasi e videro degli alunni che stavano sequendo le lezioni normalmente come se non stava succedendo niente. Allora Michele vedendo tutta questa calma disse.

- Come mai cosi calmi. - Uno degli alunni lo vide e disse.

- Tu non sei il padre di Mary.

- Si sono io. Perche ?

- Vai subito sopra che ti vuole.

- Come mai lo ha detto a te.

- In verita lo ha detto a tutti. E aveva anche detto che quei due non dovevano fare niente di male solo prendere i dischi.

- Come ! Ve lo ha detto a tutti.

- Si dal primo all'ultimo piano. E meglio che vai.

Allora Michele corse sulle scale per andare al terzo piano, mentre era seguito da Robert. Al secondo piano vide fuori Tomas e Michele disse.

- Come mai qui fuori Tomas.

- N..n..non so cosa e sucesso a mia sorella, tutto d'un tratto e cambiata. Ha fatto a botte con quelli del quinto.

- Cosa ! Non e possibile.

- Invece e vero papà. A detto che si doveva divertire.

- " Forse c'entra Alexia con questo casino anche se non so come. A meno che non sia scappata. " Tomas. - Disse infine Michele.

- Si cosa c'è papà.

- Di a tua sorella, che io sono venuto e che l'aspetto giu.

Mentre stava scendendo si senti del calore sul corridorio come un vento caldo si giro nella direzione e vide Mary. Molto strana galleggiava a 5 cm da terra in piu aveva un triangolo rosso sulla fronte con la punta verso l'alto. Quando Robert la vide si prese paura e inizio a sparare, Mary fece uscire dalle mani un onda d'urto calda. L'impatto fece scaraventare Robert sul fondo del corridorio. Dopo questa botta Robert perse i sensi. Allora Michele disse.

- Chi sei tu di certo non Mary.

- Le domande e le risposte quando andremo a casa. Per ora andiamo con Tomas in presidenza prima che venga la televisione. Non voglio tanta pubblicità. - E andarono verso la presidenza.

Intanto all'interno. Martin sentento i passi apri subito la porta ma subito dopo venne scaraventato sul muro facendogli perdere i sensi. Vedendo cio che era successo, Franchie ando all'esterno della porta e vide Mary con Michele e Tomas. Dopo di che Mary parlò.

- Preside.

- Chi mi vuole ?

- Sono io Mary.

- Entra. - Lei subito torno quasi normale. Nel senso che non gallegiava piu' e il triangolo divenne sbiadito e ando dal preside.

- Cosa c'è Mary.

- Noi dobbiamo uscire ci faccia il permesso.

- Va bene Mary se tuo padre e d'accordo.

- Si fatela uscire e anche Tomas. - Disse Michele.

- Va bene. - Mary gli diete un blocco che lui scrivo poi il padre mise la firma. E dopo di che uscirono tutti e quattro dalla presidenza ma il preside li chiamo e disse.

- Cosa devo fare dei dischi.

- Dateli di nuovo hai ragazzi preside. - Disse Mary.

- E per quanto riguarda quello. - E indico' il tizio a terra, privo di sensi.

- Datelo alla polizia appena viene, che gli ho telefonato. Fatevi bello, e trovate una scusa sul fatto che avete liberato la scuola da due banditi. Perchè apparirete in TV. - Disse Franchie.

- Chi io ? - Disse sbalordito il preside.

- Si. - Allora il preside tutto emozionato chiuse la porta della presidenza a chiave, e ando nei bagni. Nello stesso momento si sentirono le sirene della polizia. Mary disse.

- Sono gia qui i poliziotti sentite predetevi per mano. - E tutti si presero per mano formando una catena a quattro.

- Ok Mary. - Disse Franchie.

- Attenti ora si balla. - Detto questo una luce potente venne dal nulla e inghiotti i quattro. Subito dopo spari la luce, e dei quattro non c'era traccia.

Subito dopo all'interno della casa vicino al portone dell'uscita chiuso. Comparve una luce dal nulla e subito dopo scomparve e da essa si videro i quattro. Poi Mary prese la parola.

- Eccoci arrivati a casa.

- Complimeti Mary. Ma come hai fatto. - Disse Franchie.

- Si chiama tel... - Ma svenì e cadde a terra.

Intanto nello spazio Capitano. Sempre nella doccia.
- E la prima volta che percepisco questo potere. Che sia di Alexia ? E per fortuna che gli Aldebariani non sono predisposti al combattimento almeno non tutti.

Nel prossimo episodio

Cosa è successo a Mary ? La risposta al prossimo episodio. :P

Note