Recensione di: Tomb Raider. (PS3)  Studio Mirai Libreria di Racconti Fiction Furry

Titolo gioco: Giulia passione archeologa Alias Tomb Raider.
Piattaforma: PS3
Supporto Fisico: Si ( Blu Ray ) 

Premessa: Ho terminato tutti i Tomb Raider e alcuni di essi anche platinati su ps3. E ora, vediamo come è questo nuovo inizio per Lara Croft.

Storia: La storia vede Giulia insieme ad un gruppetto di amici, riuniti tutti su una barchetta alla ricerca del regno perduto di Yamatai, ma siccome lei non si fida delle spedizioni passate. Anziché seguirle, fa di testa sua e convince il capitano della nave a cambiare rotta facendo dirigere nave e equipaggio su un'isola nel triangolo del drago. Qui, dopo un filmato in cui la nave viene dirottata dalla natura contro gli scogli che circondano l'isola, grazie alle forti tempeste. I membri dell'equipaggio si ritrovano naufraghi sull'isola in questione. E qui inizia il gioco, in cui si vedrà Giulia scampare ai pericoli dell'isola maledetta.

Gioco: Il gioco in questione è ben fatto per essere un altro titolo della serie Giulia passione. Graficamente ben curato anche se ovviamente non raggiunge gli ambienti maestosi e evocativi dei vecchi Tomb Raider o i più nuovi Uncharted. Il sistema di combattimento prende a piene mani da quest'ultimo titolo con la possibilità di nascondersi dietro dei ripari di fortuna. Per poi uscire allo scoperto e mirare con tutta calma al nemico di turno mentre quest'ultimo spara a destra e a sinistra senza quasi mai beccarvi. Il level design è piuttosto lineare inframmezzato da sessioni di quick time e a volte sessioni di fuga. E più raramente da sessioni stealth. In poche parole il gioco si divide in questo modo: Entrata nel livello che chiamiamo punto A. Il compito del giocatore è arrivare al punto B. E per arrivarci a volte basta una camminata e a volte bisogna districarsi tra le piattaforme o arrampicarsi tra le rovine. Ma sostanzialmente il gioco è tutto qui. Durante quasi tutta l'avventura dell'isola maledetta, vedremo Giulia lamentarsi della sua scelta, e prendersi la colpa delle morti dei suoi amichetti. In questo caso la caratterizzazione del personaggio rispecchia la serie da cui è tratta, visto che è una ragazzina di 16 anni emotivamente instabile. E nel frattempo, semina morte e distruzione tra i nemici che tentano di fermarla.

Sempre riguardo il level design qualcosa è andato storto. In realtà il personaggio può ricevere nuove abilità tipo: Può subire più danni prima di morire oppure essere più veloce nelle arrampicate, et altro ancora. Però per avere queste abilità prima bisogna fare esperienza sul campo, uccidendo non solo i nemici ma anche la fauna locale. Tutto parte con il ritrovamento fortuito e quasi illogico di un arco con le freccie non incluse, ma non vi preoccupate, le munizioni si trovano sparse per l'isola. Il personaggio acquista cosi esperienza uccidendo il suo primo nemico, un innocente daino. Che le da la bellezza di 50 punti di esperienza. Peccato che colpendo alla testa un nemico ti da solo 15 di esperienza. uhm.. Allora tanto vale che vado solo a caccia. Fortunatamente i programmatori so stati cosi svegli da non far abusare la tecnica di caccia. Effettivamente dopo poche uccisioni di animali, viene un messaggio in cui ti avverte che uccidendo la prossima preda, l'esperienza ricevuta sarà ridotta drasticamente. Ma non vi preoccupate, più avanti nel gioco vi basterà ritornare indietro tramite viaggio rapido per continuare la battuta di caccia con un bel pò di esperienza in più. ^_^ Altra novità del gioco sono gli accampamenti che si trovano per strada. Questi servono sia ad acquisire le abilità, tele trasportarvi nei accampamenti già visitati in precedenza e infine a migliorare le vostre armi. Ma per migliorare quest'ultime servono dei materiali che si possono trovare in casse sparse per i livelli oppure tramite acquisizione di abilità. All'interno dei cadaveri sia animali che umani. Durante i livelli vi imbatterete nei soliti oggetti collezionabili, che però danno pochissima esperienza. Ma specialmente i documenti, raccontano i retroscena dell'isola passata e presente. In più nell'isola, ci sono sette tombe da saccheggiare con difficoltà che vanno dall'asilo nido, all'asilo. Che come ricompensa danno la mappa del tesoro di quel livello oltre ad un bel pò di esperienza. Questa mappa porta alla luce tutti i collezionabili del livello. A parte le sfide. Ma sono tutte cose che potreste fregarvene altamente, tanto lo si finisce comunque. A meno che non volete prendere i vari trofei del collezionismo al 100%. In poche parole vediamo Giulia andare a zonzo per l'isola con un percorso già prefissato dai autori del gioco e con piccole deviazioni solo per i collezionabili. Il gioco è tutto qui. Riguardo invece l'online è simile all'online di uncharted ma con meno modalità di gioco. Oltre ad essere più morto che sepolto. ^^;

E con questo finisce la mia recensione di Giulia passione Archeologa.

Bibliotecario©: Il gioco si chiama Tomb Raider.
Io: Davvero ? In questo caso...

Grazie all'informazione appena ricevuta, vi avviso: Se volete giocare a Tomb Raider con posti suggestivi ed enigmi, inframmezzati dall'azione. Non è questo il gioco. Se invece volete giocare a Giulia passione archeologa, direi che è il gioco adatto a voi.

Pro:

Musiche a volte d'atmosfera.
Comandi semplici e immediati da padroneggiare.
Grafica ben fatta, ma al di sotto di uncharted. ( Almeno riguardo la versione PS3. )

Contro:

Bug di varia natura tra cui sparizioni improvvise dei corpi dei nemici. ( E quindi la non possibilità di prendere i materiali e l'esperienza dal saccheggio dei cadaveri.)
Una Lara cosi infantile non si è mai vista prima.
Non è Tomb Raider, ma un Uncharted dei poveri.
Parte On-line inutile e addirittura morto dopo nemmeno 8 mesi dall'uscita del gioco. ^^;

Voto Finale: 5 su 10. - 7 su 10 ( Se era veramente Giulia passione Archeologa. )

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